PALERMO – Ad ogni blitz antimafia saltano fuori indagati che percepiscono il reddito di cittadinanza. È accaduto, puntualmente, anche nell’operazione dei carabinieri che nella notte ha portato all’arresto di 16 persone. Si tratterebbe di capi e e gregari delle famiglie mafiose del mandamento di Tommaso Natale.
Tra coloro che non hanno un lavoro e ricevono un sostegno economico dello Stato c’è anche Giuseppe Cusimano, fermato con l’accusa di essere il capomafia dello Zen. Fu lui a organizzare una distribuzione di generi alimentari durante il primo lockdown per il Covid. Un’operazione, sostengono gli inquirenti, per guadagnare consenso sociale.
A percepire il reddito di cittadinanza è anche Andrea Mancuso, considerato uomo d’onore della famiglia di Tommaso Natale. Ed ancora Giuseppe Rizzuto e Andrea Barone accusati di estorsione e minacce. Anche un altro barone, Carmelo, percepisce il reddito cittadinanza E insieme al figlio Andrea si sarebbe reso protagonista lo scorso settembre di un regolamento di conti per le strade dello Zen a colpi di pistola.
Ormai sono decine e decine i casi di persone che lo Stato aiuta in attesa di trovargli un lavoro, che non c’è, o che il lavoro non lo cercano. Preferiscono starsene con le mani in mano e incassare i soldi. Tanto un lavoro, illegale, ce l’hanno già. Rapinatori, trafficanti di droga, truffatori ed anche mafiosi: tutti in fila per il reddito di cittadinanza, che tolgono risorse a gente che ha davvero bisogno di aiuto.