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LiveSicilia.it / Province / Catania / Gli spari e l’omicidio del gelataio: condannato il fratello in Appello

Gli spari e l’omicidio del gelataio: condannato il fratello in Appello

La scena dell'omicidio commesso nel 2014
Pena aumentata rispetto al primo grado. La difesa pronta al ricorso per Cassazione
CATANIA
di Laura Distefano
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CATANIA – Un aumento di pena a 24 anni e 6 mesi. La Corte d’Assise d’appello di Catania, presieduta dal giudice Rosario Cuteri, ha parzialmente riformato il verdetto di primo grado (21 anni di reclusione) nei confronti di Luigi Consoli, accusato dell’omicidio del fratello Pippo commesso 7 anni fa.

Pena aumenta in appello

Un rialzo della condanna dopo il ricorso della Procura Generale di Catania che aveva impugnato la sentenza del 2018. I difensori dell’imputato, gli avvocati Francesco Antille e Andrea Gianninò, hanno già annunciato “ricorso per Cassazione”. La Corte d’Assise d’appello –  come si legge nel dispositivo – ha escluso l’attenuante del risarcimento del danno (che invece è stata riconosciuta in primo grado). 

Quella maledetta sera a Misterbianco

L’omicidio del gelataio Pippo Consoli, la sera del 14 marzo 2014 nei pressi dei campetti della Milicia, a sud di Misterbianco, ha scosso l’intera comunità della città etnea. A creare incredulità è stato il fatto che a sparare quattro colpi di pistola fosse stato il fratello della vittima, Luigi Consoli, anche lui gelataio.

I vecchi rancori dei due fratelli gelatai

Per l’accusa il movente è da collegare all’acredine e alle tensioni pregresse tra i due fratelli inerente lo “spazio” di vendita dei gelati. Pippo avrebbe avuto“la colpa” quella sera di sconfinare con la sua “lapa” di gelati.

Questo avrebbe generato una lite finita nel sangue. Nella sparatoria è rimasta ferita anche la moglie di Luigi Consoli, Giuseppa Pappalardo che si è costituta parte civile nel processo. 

La Corte ha indicato in 90 giorni i termini per il deposito delle motivazioni. 

Pubblicato il 28 Gennaio 2021, 06:4528 Gennaio 2021, 12:59
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