"Quel povero Cristo lo hai avvelenato": orrore a Termini Imerese

“Hai avvelenato quel povero Cristo”: orrore a Termini Imerese

I particolari dell'inchiesta che hanno portato all'arresto della donna che avrebbe ucciso il marito pizzaiolo

PALERMO – È la storia di un giovane uomo, Sebastiano Rosella Musico, 40 anni, avvelenato con il cianuro a Termini Imerese, e della sua altrettanto giovane moglie, Loredana Graziano, 35 anni, arrestata con l’accusa di averlo ammazzato. Gestivano insieme una pizzeria. A due anni e mezzo dalla morte, ieri, la svolta investigativa con l’arresto della donna.

La Procura e i carabinieri di Termini Imerese non hanno dubbi: la trentacinquenne è una donna diabolica, che avrebbe ideato il piano di morte e lo ha messo in atto. Per alcuni mesi avrebbe maturato la convinzione di averla fata franca. Poi, però, sono arrivate le dichiarazioni dell’ex amante. Un imprevisto che non aveva calcolato, o forse sì ed è per questo che aveva pensato ad un piano nel piano.

Secondo il giudice per le indagini preliminari Claudio Bencivinni, i gravi indizi di colpevolezza sono granitici e la donna deve restare in carcere. A breve l’indagata, incinta, potrebbe andare ai domiciliari, anche se il giudice ricorda che “l”ambito domestico” rappresenta “la fucina dei suoi progetti criminali”.

Ed ecco come vengono ricostruiti i suoi “progetti criminali”. Una ricostruzione ex post. Un nastro dell’orrore riavvolto dagli investigatori.

La sera del 24 dicembre 2019 un uomo viene arrestato sotto casa di Loredana Graziano. “Vi farò trascorrere un brutto Natale”, urla. Non le dà respiro da mesi, la perseguita e la donna lo ha già denunciato più volte per stalking. Si sono conosciuti due anni prima quando lei via Facebook gli ha proposto un programma di dimagrimento. Divennero prima “amici di famiglia” e poi amanti.

“Vi rovinerò, non sapete chi sono, verrò con il mio avvocato, dice, bugie e fesserie”, continua a ripetere l’uomo la vigila di Natale fin quando i carabinieri non lo arrestano sotto casa. Bolla come false le accuse di stalking.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia l‘uomo racconta della loro relazione clandestina. Dice che Loredana è in crisi da tempo con il marito, a cui attribuisce la responsabilità di non potere avere figli. E tira fuori dei file audio in cui si sentono marito e moglie litigare. Glieli ha girati Loredana.

Il suo racconto arriva al 22 gennaio 2019, il giorno della morte del pizzaiolo di 40 anni. Loredana è disperata, ma la loro relazione continua. Nel marzo 2019 iniziano la confidenza choc.

Loredana ha provato a uccidere il marito prima facendogli prendere il Coumadin, un farmaco anti coagulante: “Loredana mi aveva chiesto di informarmi sulla funzione del Coumadin perché il cardiologo lo aveva prescritto alla zia, io effettivamente mi sono informato e avevo detto a Loredana che era un farmaco che serve a evitare le trombosi”.

Fallito il primo tentativo, si adopera per avere successo. “Il cianuro o diserbante – racconta ancora – non lo con precisione cosa fosse mi ha detto di averlo preso in campagna nel magazzino del padre”. Perché lo ha fatto? Loredana diceva sempre di essere stanca, che la sua vita era solo lavoro in pizzeria e neppure la gioia della maternità, ma i suoi genitori non avrebbero mai accettato la separazione: “Mi disse che era disperata e non sapeva come affrontare i suoi problemi”.

Nel febbraio 2020 la Procura di Termini fa riesumare la salma del pizzaiolo. L’autopsia stabilisce che Sebastiano Rosella Musico è morto per “una grave insufficienza cardiorespiratoria acuta da asfissia cellulare per azione ipossica da intossicazione letale da cianuro”.

Si riscontra anche “la presenza di warfarin”, il principio attivo del farmaco Coumadin. Le dichiarazioni dell’accusatore sono riscontrate.

Potrebbe essere stato lui a uccidere il marito della sua amante? Gli investigatori mappano i contatti telefonici di quel giorno. Il suo cellulare è collocato lontano dall’abitazione dove è avvenuto il decesso. Vi si è recato solo con altre due amiche perché assieme a Loredana sono andati ad un corso di canto a Palermo. E poi per quale ragione avrebbe dovuto tirare fiori la storia dell’omicidio che nessuno gli stava contestando con il rischio di finire incriminato?

L’uomo racconta di avere conservato le registrazioni di alcune conversazioni WhatsApp con Loredana. I carabinieri le estrapolano dalla memoria. Si sente l’uomo dire: “… hai ammazzato a tuo marito, lo hai, avvelenato, lo hai fatto, lo hai detto e ora mi stai buttando nell’immondizia”. Ad un certo punto la relazione fra i due amanti è naufragata e lui la accusa di essersi serviti di lui: “… tu hai fatto quello che dovevi fare”.

Loredana Graziano non commenta si limita a dire: “Vabbè, dici sempre le stesse cose”.

È un crescendo: “Domani mattina vado dai carabinieri e vado a dire che hai ammazzato a tuo marito, lo hai avvelenato”. Lei risponde: “Hai visto che continui…”. Ancora lui: “… stai giocando con i miei sentimenti… eri in pizzeria, eri incatenata e tutte queste cose non le potevi fare… e quel povero Cristo che lo hai avvelenato… te ne sei uscita dalla pizzeria per fare la bella vita, hai ammazzato tuo marito col cianuro che me lo hai detto tu che lo hai fatto per essere libera”.

Loredana: “Vabbè, dai amunì”. Altre volte risponde. “Sei un cretino, non hai capito niente di me”

In un altro file audio emergono i dettagli del piano, così lo definiscono gli investigatori, che la donna mette in atto per fuggire da tutto e tutti: “Tu devi fare quello che ti dico io… tu hai fiducia in me… per una volta ascoltami nella tua vita, ascoltami”. Vuole denunciarlo per stalking, cosa che ha davevro fatto, in modo che il padre per paura le avrebbe dato il via libera per trasferirsi a Napoli e lì finalemnte avrebbero vissuto felici copn il suo amante.

Lui temev il peggio: “Appena l’avvocato mi dice che passo i guai… io ti inguaio a te, per tutta la vita, di quello che hai fatto te lo dico bellamente”.

I guai arrivano davvero. L’audio del 31 agosto 2019, quattro mesi prima che lo arrestino sotto casa della donna. Ad un certo punto la donna inizia una nuova relazione. D’Angelo è su tutte le furie. Non lo accetta: “Ricordati che ti stai buttando nel fosso per tutta la vita, pensaci tutta la notte, va bene? Racconto tutta la verità”.

Gli investigatori sentono le amiche che il giorno della morte sono state con Loredana e l’amante al corso di canto. Una di loro racconta che Loredana disse che il marito stava male, aveva mal di testa ed era rimasto a casa. Poco prima si erano videochiamate e lei era a casa. Dunque è stata l’ultima persona a vedere Sebastiano Rosella Musico.

Infine ci sono le intercettazioni dell’indagata. Il padre, dopo la morte, le chiede: “… non facciamo che lui ha qualche malattia?”. “Ma dico può essere pure che si è ammazzato lui… – risponde la figlia – può essere che questa cosa gli mangiava il cervello (il fatto di non potere avere figli) e si è ammazzato boh…”.

Infine aggiunge una frase: “... se era un caso avvelenamento e l’ho avvelenato io o lo ha avvelenato qualcun altro dico penso che loro lo capirebbero”. Il suo era un timore concreto.

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