Unict, 9 prof rischiano il processo: chiesti 2 anni per Magnano Di San Lio

Unict, 9 prof rischiano il processo: chiesti 2 anni per Magnano Di San Lio

L'udienza preliminare è alle fasi conclusive. A giugno potrebbe arrivare la decisione del gup.
LA REQUISITORIA DEL PM
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CATANIA – Condannare l’ex pro-rettore Giancarlo Magnano di San Lio a 2 anni di reclusione. È stata questa la richiesta avanzata dai pm Marco Bisogni, Raffaelle Vinciguerra e Santo Di Stefano alla gup Marina Rizza termine della requisitoria in cui è stata analizzata la posizione del professore che ha optato per il rito abbreviato nell’ambito del primo troncone del processo scaturito dall’inchiesta “Università Bandita”. Un’indagine, quella svolta dalla Digos della Questura, che ha scoperchiato una serie di bandi accademici che sarebbero stati ‘cuciti su misura’ per i ‘vincitori’ individuati in anticipo.

La Procura ha chiesto al giudice per l’udienza preliminare l’assoluzione dall’imputazione relativa alle “influenze che avrebbe subito il Cda dell’Ateneo” per rettificare una delibera relativa alle procedure per le chiamate assegnate al Dipartimento di Matematica ed Informatica. Il turno della difesa, composta dagli avvocati Maurizio Magnano di San Lio e Rosario Pennisi, è programmato per il primo giugno.

I sostituti procuratori, inoltre, hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio al gup dei due ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro, e dei docenti Giuseppe Barone, Michele Maria Bernadetta Cavallaro, Filippo Drago, Giovanni Gallo, Carmelo Giovanni Monaco, Roberto Pennisi e Giuseppe Sessa. I 9 imputati sono accusati di associazione per delinquere, turbata libertà di scelta del contraente, abuso d’ufficio, induzione indebita a promettere o dare utilità , corruzione per atti contrari ai propri doveri e falso ideologico e materiale. Reati che, secondo la Procura, sarebbero stati commessi per “garantire la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati”. Le arringhe difensive si svolgeranno nelle udienza del 7 e 20 maggio. A questo punto il primo giugno, salvo rinvii per repliche, potrebbe arrivare la sentenza sull’abbreviato e sulla richiesta di processo.

Parallelamente si sta svolgendo l’udienza preliminare, davanti alla gup Simona Ragazzi, del secondo troncone dell’inchiesta “Università Bandita” che vede coinvolti 45 imputati. Tra loro, oltre a diversi professori, l’ex procuratore Vincenzo D’Agata, l’ex sindaco di Catania Enzo Bianco e il già assessore Orazio Licandro. Quest’ultimo ha rilasciato ampie dichiarazioni spontanee, nel corso dell’ultima udienza, ribadendo la ‘correttezza’ della procedura sulla cattedra finita al centro delle accuse mosse dalla procura.

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