Cgil: "Esclusi dal tavolo della 328: ci rivolgeremo al Prefetto" - Live Sicilia

Cgil: “Esclusi dal tavolo della 328: ci rivolgeremo al Prefetto”

Nota pesantissima della Camera del Lavoro. Le ipotesi sono due: "Leggerezza o malafede politica".
TENSIONI CON IL COMUNE
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CATANIA-“La Cgil di Catania da molti mesi a questa parte, non ha potuto partecipare al “tavolo ufficiale” per la legge 328 organizzato dal Comune di Catania. Per l’ennesima volta, compreso l’appuntamento dello scorso 3 maggio, la Camera del lavoro non è stata informata dell’incontro concertativo tra i più importanti della città per le questioni legate ai servizi sociali”. 

Lo comunicano in una nota congiunta la Cgil e lo Spi Cgil di Catania. “Per l’ennesima volta il Comune sostiene di avere inviato una mail ufficiale che ai nostri uffici non è  mai arrivata e non ha mai pensato, nonostante da parte nostra siano stati forniti più recapiti telematici compresa la PEC, e in più occasioni, di risolvere il problema che di certo non dipende dalle nostre risorse informatiche. Il Comune di Catania non ha neppure provato quanto meno a tamponare ufficiosamente l’imbarazzante questione provando ad usare strumenti ordinari quali una telefonata o persino un messaggio su whatsapp, almeno per sincerarsi dell’avvenuta ricezione del messaggio, in considerazione dei problemi pregressi e delle nostre proteste. 

Troppe volte siamo venuti a conoscenza dell’evento a tavolo avviato, avvisati a cose fatte da altre sigle sindacali. 

In questo modo, e malgrado la nostra volontà di esserci, la Cgil risulta essere sempre e comunque, l’unico sindacato non invitato. Crediamo che sia poco credibile la versione che ci viene fornita ogni volta: un ente pubblico non può fallire in modo seriale una comunicazione di tale importanza. 

Per questi motivi abbiamo già contattato la Prefettura di Catania e l’assessorato regionale agli Enti locali, per comunicare la nostra sistematica esclusione dal tavolo, segnalando il caso anche al Ministero dell’Interno. 

Nel caso la situazione rimanesse identica, saremo costretti ad abbandonare il Tavolo. Oggi giudichiamo l’atteggiamento del Comune di Catania nei confronti del sindacato di maggiore rappresentanza, quanto meno irritante. Il tempo che stiamo attraversando non può essere quello della leggerezza e ancor meno della malafede politica”.

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