Giro d'Italia, impresa del siciliano Caruso - Live Sicilia

Giro d’Italia, impresa del siciliano Caruso

Il ragusano vince per distacco la penultima tappa della corsa rosa.
CICLISMO
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ROMA – Grande impresa di Damiano Caruso che ha vinto per distacco la 20/a e penultima tappa del 104/o Giro d’Italia di ciclismo, da Verbania a Valle Spluga-Alpe Motta (Sondrio), lunga 164 chilometri. Il siciliano ha consolidato il secondo posto nella classifica generale. Il colombiano Egan Bernal ha conservato la maglia rosa: la indosserà domani, alla vigilia della cronometro conclusiva con arrivo a Milano.

“Ho pensato a tante cose, mentre scorrevano gli ultimi metri prima del traguardo: ho pensato alla fatica di questo Giro d’Italia, alla fatica dei tanti mesi trascorsi sui pedali per arrivare fino a qui, al lavoro dei miei compagni di squadra e, perché no, anche a me stesso. Oggi ho realizzato un sogno e sono l’uomo più felice del mondo”. Così Damiano Caruso, dopo la vittoria odierna nella 20/a e penultima tappa del 104/o Giro d’Italia. “Abbiamo gareggiato in maniera esemplare e mi chiedo, chissà cosa potevamo fare con la squadra al completo - sottolinea Caruso -. Oggi Pello ha svolto un grandissimo lavoro, il 70% della mia vittoria è sicuramente suo. Io sono un ottimo professionista e un ottimo corridore, non ho mai vinto da campione, ma oggi ho avuto la mia giornata da campione”.

“Sono rimasto incollato davanti al televisore, avvinto dall’incredibile azione sportiva, dalla progressione sui pedali del due volte nostro, perché italiano e perché ragusano, Damiano Caruso: il campione che non ti aspettavi alla vigilia, partito da gregario e arrivato coi gradi di capitano che ha meritato nel corso di 20 tappe della corsa più amata”. Non trattiene una gioiosa emozione il deputato regionale Giorgio Assenza che si ripromette di festeggiare degnamente de visu il 33enne campione delle due ruote quando farà ritorno nella sua terra, reduce da un  Giro d’Italia “semplicemente strepitoso – come riprende a dire il deputato regionale – se consideriamo anche la serie sfortunata di eventi che ha falcidiato la sua squadra, arrivata al traguardo dell’ultima vera tappa del Giro con l’organico ridotto all’osso. E sappiamo bene quanto sia importante un team forte e numeroso, l’apporto essenziale dei gregari, in una corsa dura quanto lo è la Rosa con le sue montagne e i suoi oltre 3400 chilometri. Problemi che ha avuto ancor più pesantemente anche la squadra dell’altro asso siciliano, Vincenzo Nibali: al messinese, sicuramente deluso nelle aspettative della vigilia, vanno gli auspici per il prosieguo di una carriera già ricca di successi ma ora, concedetemi di prepararmi ai festeggiamenti che la città di Ragusa, l’intera provincia e l’Isola tutta sapranno riservare a questo campione cui, dopo la bellissima vittoria di oggi manca soltanto la frazione-kermesse a cronometro di domani per segnare un gran punteggio nel proprio palmares con un podio finale del quale andar fiero”.  

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