Addio, Camila. Addio ai tuoi occhi ridenti e fuggitivi, mentre i nostri occhi si appannano, leggendo il lancio d’agenzia: ‘Non ce l’ha fatta Camilla Canepa, la 18enne di Sestri Levante ricoverata domenica all’ospedale San Martino di Genova con una gravissima trombosi al seno cavernoso e conseguente emorragia cerebrale. Due settimane prima, il 25 maggio, la giovanissima studentessa del liceo tecnologico, una sorella ventenne, aveva ricevuto il vaccino AstraZeneca dopo aver partecipato al primissimo ‘open day’ che in Liguria ha consentito agli ‘over 18′ di chiedere volontariamente di ricevere vaccini a vettore virale, come appunto AstraZeneca’.
Addio, Camilla, pensiamo con affetto ai tuoi genitori che, certamente, non saranno consolati neanche un po’ dal sapere che potresti essere un caso raro. Anzi, rarissimo. Eri e sei una figlia, un diamante unico, una gioia irripetibile. E’ giusto credere ai vaccini contro il Covid, è necessario attendere prima di parlare di nessi e di cause. Ed è sacrosanto che il mondo della scienza si interroghi e che prenda le sue determinazioni. Ma tu sei l’irreparabile che è già accaduto. Tu sei stata travolta dal dolore che è caduto come una bomba atomica sulla tua famiglia. E tutti sono inestimabili. Ma i tuoi occhi, il tuo sorriso e la vita che avevi davanti offrono a questa perdita una pena in più.
I genitori – ci informa ancora l’agenzia – hanno autorizzato l’espianto degli organi, cinque i malati che ne beneficeranno da quanto si è appreso. Ad annunciare la morte della ragazza è stata la sindaca Valentina Ghio: “Sestri Levante è stata colpita da un lutto che mai avremmo voluto vivere – ha detto -. L’amministrazione comunale e tutta la città si stringono intorno alla famiglia della ragazza scomparsa oggi. In questo momento di dolore esprimo tutto il mio affetto e la mia vicinanza ai familiari di Camilla”. Ed è forse un atomo di consolazione, in tanto sfacelo, sapere che il tuo sorriso splenderà nella vita degli altri.