PALERMO – Le relazione sono tutto per un uomo di affari come Marco Campione, fermato nella note con l’accusa di essere il perno di un’organizzazione finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
Campione nel 2017 vide sfumare la sua candidatura al Parlamento, sponsorizzata da Gianfranco Miccichè.
Nell’inchiesta dei carabinieri del Noe, della guardia di finanza e della Direzione investigativa antimafia, coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio, il presidente dell’Ars è indagato perché avrebbe violato le regole sul finanziamento della campagna elettorale. Miccichè, appresa la notizia, ha replicato che “non ha nulla da nascondere”
La campagna elettorale
Alle Regionali del 2017 Miccichè ha dichiarato – è obbligatorio per legge – di avere ricevuto 5.000 euro da Girgenti Acque, di cui Campione era presidente del Consiglio di amministrazione, altri 25 mila euro dalla Idrotecnica srl (controllata da Girgenti Acque) e 20.000 dalla Campione Industries spa.
I privati possono finanziarie i politici, a patto che rispettino una serie di passaggi formali e ci sia il via libera degli organismi societari. Cosa che sarebbe avvenuta per la Campione Industries, ma non per le altre due società.
Inoltre da un controllo negli uffici di Girgenti Acque sono venuti fuori altri 3.600 euro con cui Campione avrebbe pagato a Micciché biglietti aerei, soggiorni in albergo e due biglietti per la finale di Champion League che la Juventus perse a Cardiff contro il Real Madrid.
Il procuratore Luigi Patronaggio, l’aggiunto Salvatore Vella e i sostituti Antonella Pandolfi, Alessandra Russo, Paola Vetro e Sara Varazzi hanno iscritto nel registro degli indagati anche Francesco Scoma, ex esponente di Forza Italia poi approdato a Italia Viva, che nel 2017 era stato nominato da Miccichè mandatario per la gestione dei fondi delle spese elettorali.
Le intercettazioni
Quando sulla stampa, in particolare su La Repubblica, nell’aprile 2018 si parlò dei contributi elettorali di Micciciché l’argomento divenne centrale nei dialoghi intercettati. Diego Galluzzo, avvocato e componente del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque fu il primo a sorprendersi. “… mi ha sconcertato questa cosa non è che possiamo finanziare una campagna elettorale di nessuno? Noi abbiamo l’obbligo di saperle queste cose comunque che senso ha che logica… che noi con i soldi e le bollette della gente andiamo a finanziare la campagna elettorale di chicchessia”.
“L’ennesima cazzata”, commentò un altro membro del Cda, Igino Della Volpe che subito avvertì il sindaco della società Carlo Sorci: “… non lo può fare in una società concessionaria del servizio pubblico… in una situazione in cui tra l’altro non paga i fornitori… tu sei in una situazione di liquidità finanziaria cioè difficoltà a pagare i fornitori e fai un contributo a una parte politica senza dire niente a nessuno con soldi pubblici sostanzialmente”.
I biglietti per la finale di Champions league
La storia dei biglietti per lo stadio è venuta fuori dalla perquisizione negli uffici di Girgenti Acque, ma anche dalle intercettazioni in cui Campione parlava con Micciché, tifoso della Juventus. “Gioia senti mi confermi la finale della Juventus… siete in due?”: “Sì, se riesci a trovarlo. Io sono Miccichè Giovanni non Gianfranco perché io mi chiamo Giovanni”, diceva il politico a Campione che lo rassicurava sul buon esito della vicenda. I biglietti erano per Miccicchè e per “un suo accompagnatore”, le cui generalità il politico ha girato via sms a Campione.
“Risulta difficilmente comprensibile il motivo per il quale una società concessionaria di un servizio pubblico – scrivono i pm – come la Girgenti Acque abbia pagato a Gianfranco Miccichè voli aerei, pernottamenti e due biglietti per la finale di Coppa dei campioni di calcio del 3 giugno 2017 in Galles”.
La smentita di Miccichè
Il presidente dell’Ars smentisce in una intervista all’Adnkronos: “Ma quali biglietti gratis per la finale della Champions in Galles? Io non sono mai stato a Cardiff nella mia vita, non sono mai entrato in quella città e non sono stato a quella partita Juventus-Real Madrid. L’unico biglietto di una partita della Juve l’ho avuto da un mio amico torinese che mi ha ceduto l’abbonamento”.
La mancata candidatura
Secondo gli investigatori, Miccichè avrebbe tentato di ricambiare l’attenzione che Girgenti Acque aveva avuto i suoi nei suoi riguardi. Nei primi mesi del 2018 cercò di candidare Campione alla Camera dei deputati nella lista di Forza Italia. Gli investigatori sottolineano che allora era già noto che l’imprenditore agrigentino fosse indagato in questo procedimento. L’episodio non fa parte delle contestazioni, ma denoterebbe i rapporti fra i due e la scelta di Campione di finanziare la campagna elettorale di Miccichè.
Il 22 gennaio 2018 il deputato regionale del partito di Miccichè Riccardo Gallo Afflitto parlava con una persona non identificata, dando la paternità della candidatura di Campione a Miccichè: “… io ti parlo con il cuore in mano e ti dico che la vicenda Campione l’ha fatta Gianfranco Miccichè direttamente… ti dico di più e 2 anni che va da Berlusconi”.
Il 23 gennaio le parole che Miccichè rivolgeva a Campione sono una conferma del suo interessamento: “Gioia mia certo che un po’ di difficoltà ci sono, ma non per il collegio che è libero e non so a chi c… metterci se non metto te… tanto per capirlo gli alleati iniziarono a fare come i pazzi a dirmi no per carità cominciamo… in Sicilia al solito ci facciamo dire da tutti che poi dobbiamo fare tutta la campagna elettorale sugli impresentabili di Miccichè… non mi rompete i c…”.
Campione era scoraggiato: “Le frustate le frustate che ho avuto dico questo è il ringraziamento… non ha senso guarda ma veramente non ha senso”.
Sta di fatto che Campione il 27 gennaio rinunciò alla candidatura. Inviò una nota stampa: “Ho ringraziato il presidente Silvio Berlusconi e il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè per la proposta ma non potendo assicurare l’impegno che la carica imporrebbe il mio senso di responsabilità e di rispetto mi obbliga a rinunciare”.