PALERMO – Nella nuova ordinanza anticovid del presidente della Regione Nello Musumeci, ci sono misure straordinarie contro i No Vax. Si tratta di una strategia pianificata accuratamente per mettere all’angolo coloro che, a distanza di 7 mesi dall’inizio della campagna vaccinale, hanno scelto di non sottoporsi alle dosi anticovid.
Ricognizione della popolazione
Il nuovo sistema anti No Vax si avvale della collaborazione delle aziende sanitarie provinciali che incroceranno gli elenchi anagrafici dei vaccinati con “le informazioni messe a disposizione dal ministero della Salute” e dall’assessorato guidato da Ruggero Razza.
Lo scopo è quello di riuscire a scoprire i nominativi “dei cittadini – si legge nell’ordinanza – che, essendo inclusi nelle fasce di età previste dalle normative vigenti, non si sono ancora sottoposti a vaccinazione”.
Gli elenchi saranno trasmessi “ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta presso cui gli assistiti non vaccinati risultano iscritti”.
Fase due
I medici di medicina generale, dopo aver acquisito i nominativi dei No Vax, procederanno “all’invio di un formale invito a ricevere la vaccinazione”. Avranno a disposizione un “adeguato numero di vaccini”. I medici e i pediatri che non aderiranno alla campagna di vaccinazione, dovranno indicare un sostituto. Lo scopo è quello di garantire, attraverso il sistema delle Asp, il monitoraggio dei non vaccinati su base territoriale.
Potere di deroga
Al punto 5 del primo comma, l’ordinanza di Musumeci contiene l’affermazione del potere di “deroga” per i direttori generali delle Asp. “Ai Direttori Generali delle AA.SS.PP. è concessa – scrive Musumeci – ogni più ampia facoltà diretta a garantire l’effettività delle presenti misure, ivi compreso il potere di derogare alle disposizioni organizzative vigenti.
Controllo giornaliero
Non solo organizzazione dei medici. Musumeci interviene sulle “differenze statistiche tra i Comuni sull’andamento della campagna vaccinale” promuovendo “idonee attività di vaccinazione decentrata”.
A partire dal 16 agosto “fino al raggiungimento del 70% di vaccinati nel singolo Comune”, nasceranno “sedi fisse di vaccinazione” in ciascun Comune che abbia meno del 60% della popolazione vaccinale: in pratica si tratta di gran parte dei Comuni siciliani.
Chi lavorerà in questo sistema? Tutto il personale coinvolto in base agli accordi col ministero della Salute e le aziende sanitarie. Musumeci fa espresso rinvio alle norme di legge per le sanzioni.
Ma non basta. Ci sono anche altre norme contenute nell’ordinanza che servono ad aumentare la percentuale di vaccinati in Sicilia. Dal green pass alle nuove regole per porti e aeroporti. Leggi i particolari