VILLABATE (PA) – Costruito negli anni 90 a Villabate e mai entrato in funzione. Ormai decadente, pericolante e con i cavi di ferro arrugginiti e scoperti, qualcuno, giustamente espone delle critiche e dei dubbi in merito alla sua reale utilità.
Si tratta del ponte che che collega via Renato Composto (a pochi metri dall’ingresso della zona industriale della cittadina alle porte di Palermo) a Fonda La Rosa, una strada di campagna in cattivo stato. A dividere le due vie, unite dal ponte, ci sono i binari ferroviari. Il tragitto è comunque percorribile con i mezzi, attraverso le stradine limitrofe e adiacenti. Percorrendo tutto il ponte e giungendo a Fondo La Rosa, sulla sinistra si può vedere una villetta abitata.
Il ponte, ormai da decenni, è sommerso da sterpaglie, piante cresciute selvaticamente sulla struttura e da una grande mole di rifiuti (anche ingombranti) che incivili abbandonano quotidianamente. Di tanto in tanto si possono osservare dei topi che camminano liberamente. Nella parte superiore sono presenti anche resti di animali morti (spesso cibo per i numerosi cani randagi della zona), poiché, proprio nelle vicinanze si trova un mattatoio.
Attorno, alcuni appezzamenti di terreno (alcuni incolti e abbandonati) e uno piccolo spazio con carcasse di automobili ormai dismesse e in pessimo stato.
Ad oggi, dopo anni, sembrerebbe che nessuno abbia mai affrontato in maniera concreta la vicenda. Il ponte, potrebbe rappresentare una comodità, invece, fino ad oggi è stato solamente un problema per il territorio e uno spreco di denaro pubblico.
