“Lasciamo che la scelta tocchi al partito che uscirà con maggiori consensi dalle amministrative” dice Miccichè in un’intervista al Giornale di Sicilia e alla Gazzetta del Sud dopo le dichiarazioni di Matteo Salvini, che ha annunciato di volere candidare a governatore il segretario regionale del suo partito Nino Minardo e la secca replica del Presidente Nello Musumeci: “La lega decida se stare dentro o fuori”. Il leader di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Micciche interviene così sulle fibrillazioni all’interno del centrodestra nell’isola, e aggiunge: “A Roma si discute della possibilità di affidare al partito con più consensi l’onere di indicare il candidato premier – argomenta il presidente dell’Ars -. E’ un metodo che mi piace, applichiamolo anche in Sicilia”.
“Evitare fughe in avanti”
L’esponente azzurro invita gli alleati ad evitare fughe in avanti: “Intanto lasciamo lavorare Musumeci. Anche perchè, fin quando non ci sarà una valutazione negativa da parte della coalizione il candidato in pectore è lui. Ma se si dovesse decidere di non ricandidarlo, Forza Italia non rinuncerà a proporre un suo candidato. Da sempre in Sicilia siamo la prima forza politica ma non abbiamo mai avuto la candidatura a Palazzo d’Orleans”. Miccichè, tuttavia, prende anche le distanze dall’ultimatum di Musumeci: “Non mi piacciono gli aut aut, i dentro o fuori pronunciati verso partiti alleati. la Lega fa parte della coalizione, a meno che non decida di uscirne spontaneamente. ll governo non ha nemici al suo interno. Bisogna stare tranquilli e trovare le soluzioni per il bene della Sicilia”. Infine Miccichè accoglie l’invito al dialogo lanciato due giorni fa a Palermo da Matteo Renzi, che ha detto di guardare a un’area di centro riformista che comprenda anche Forza Italia: “Mi fa piacere che Renzi dica queste cose.Vanno in direzione di un’allargamento della coalizione”.