Tre vite spezzate per una catastrofe impossibile da accettare

Tre vite spezzate e una catastrofe impossibile da accettare

Nell'attesa degli eventi, si muovono anche le Procure: queste morti potevano essere evitate?
LE VITTIME DEL MALTEMPO
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CATANIA. Sembrano giornate interminabili. In realtà, lo sono davvero. Giornate alle quali non eravamo abituati e nelle quali sguardo e dita delle mani sono sincronizzate sul display dello smartphone alla ricerca costante e inconsapevole di notizie. Meteo, medicane, uragano, ciclone, pioggia: sono i titoli del momento. Gira un pò di tutto (anche tante fake news) pure sulle chat di whatsApp.
Del resto, il dramma delle ultime ore è pesante da metabolizzare.
Un fendente al cuore avere saputo di tre morti causate dalla violenza del maltempo e dalla fura dell’acqua. Vi si immedesima ognuno di noi.
Una sorte che sarebbe potuta toccare a chiunque si fosse trovato in quel luogo ed in quel preciso, maledetto, momento.
Tre vittime che non conoscevamo ma che idealmente abbiamo stretto forte a noi in un cordoglio che non cessa di domandare come sia potuto accadere.

Angelina Caniglia 61 anni

Le morti di Scordia e Gravina

Sebastiano Gambera e la moglie Angela Caniglia a Scordia trascinati via dall’irruenza dell’acqua; Paolo Grassidonio, nicolosita, rimasto incastrato senza scampo sotto l’auto.
E’ terribile sapere che non sono riusciti ad aggrapparsi alla speranza.
E vorremmo capire, chiederci perché, come se potessimo dare una spiegazione a quanto è successo: come se si potesse in qualche modo suturare una ferita che lacrima dolore in ognuno di noi.
E invece ciò che adesso rimane è sperare che le prossime cronache che scorrono sullo smartphone siano smorzate dalla prudenza e dalle misure messe in piedi di questi istanti.

Paolo Grassidonio, 53 anni

Attivate due Procure 

Intanto, sono due le Procure attive sulle tre morti.
Si tratta di quella di Caltagirone che, come già anticipato da La Sicilia, ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per omicidio colposo per il decesso a Scordia di Sebastiano Gambera, 67 anni e di Angelina Caniglia, 61, dopo essere scesi dalla loro auto. Il corpo della donna è stato trovato stamattina e il reato ipotizzato passerà a duplice omicidio colposo.
Non è stata ancora aperta, invece, a Catania, in attesa del rapporto degli investigatori, che è stato sollecitato, l’inchiesta sulla morte, due giorni fa a Gravina di Catania, del 53enne Paolo Grassidonio. Il procuratore Carmelo Zuccaro la aprirà appena riceverà gli atti, valutando, dopo la loro lettura, anche che tipo di reato ipotizzare e le attività investigative da delegare.

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