Sicilia, le prenotazioni dei vaccini per i bambini 5-11 anni

Sicilia, le prenotazioni dei vaccini per i bambini 5-11 anni

Per il momento non è possibile, quando saranno aperti gli slot.

L’impressione è che la comunicazione della Struttura commissariale nazionale, che ha fissato il 16 dicembre come data in cui sarà possibile cominciare a vaccinare i bambini dai cinque agli undici anni, abbia preso un po’ tutti di sorpresa nel senso dell’anticipo. Tutti tranne qualcuno. Nel Lazio, per esempio, sarà già possibile effettuale le prenotazioni dal 13 dicembre. In verità, l’appuntamento non è tassativo. “Con la recente approvazione dell’Aifa sull’utilizzo del vaccino per la fascia di età 5-11 anni, la Struttura Commissariale ha programmato la distribuzione a dicembre di 1,5 milioni di dosi pediatriche di vaccino mRna-Pfizer. Le dosi rappresentano una prima tranche che sarà poi integrata a gennaio e saranno rese disponibili a partire dal 15 dicembre, in modo che tutte le strutture vaccinali delle Regioni e Province autonome, saranno in grado di procedere alla vaccinazione dei bambini a partire dal giorno 16 dicembre“. Così recita la nota. Potranno, saranno in grado, poi si vedrà.

Le prenotazioni in Sicilia

Ancora, come ovunque, in Sicilia non è possibile prenotare i vaccini per quella fascia d’età. E ci sono molti dettagli da chiarire. “Aspettiamo disposizioni – dice il dottore Renato Costa, commissario Covid per l’area metropolitana di Palermo -. Siamo pronti sia ad agire in prossimità, sia a dedicare il padiglione 20 A della Fiera”. Sicuramente, le strutture pediatriche, come l’Ospedale dei Bambini, saranno in prima fila. Bisogna ancora capire, con precisione, dove e come saranno effettuate le inoculazioni Anche le Poste attendono istruzioni per aggiornare la piattaforma e dare il via libera. Un flusso di dati non semplicissimo da trasferire. Ma nelle prossime ore sono attese novità.

‘Vaccinate i bambini’

Proprio dall’Ospedale dei Bambini arriva un appello alla vaccinazione: “I bambini hanno diritto alla salute – dice la dottoressa Desirè Farinella –. E’ vero che percentualmente sviluppano di meno la forma grave del virus. Molti di loro, però, sono vittime del Long Covid, le complicanze dell’infezione possono essere gravi. C’è chi, per esempio, sviluppa la Misc, la malattia infiammatoria multisistemica, con una forma molto pesante e questo riguarda pazienti sani, senza patologie pregresse. Lo abbiamo visto e continuiamo a vederlo. Ecco perché è necessario vaccinarli”.

(nella foto l’esibizione di un violinista alla Fiera)


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