PALERMO– Ci sono persone che – così raccontano con voci comprensibilmente accorate – pur avendo il diritto di prenotarsi, non riescono ad avere il via libera della piattaforma vaccinale nella categoria ‘vulnerabili’. Sono esperienze che chiunque ha sentito dai propri conoscenti, o ha letto sui social, miste alle voci liete di chi si è già vaccinato. Un passaggio cromatico drammatico tra la serenità in via di immunizzazione e l’angoscia di chi cerca uno scudo. Che gli spetta.
Qualcuno per esempio spiega di avere segnalato il problema al call center che ha aperto una pratica e di avere pure spedito una mail a uno degli indirizzi indicati per fare presente la propria situazione. L’appello è urgente: “Non lasciateci indietro”. Qualcun altro azzarda: “Non accuso nessuno, ma non vorrei che ci fosse una disfunzione, qualcosa in cui si resta impigliati e poi si vedrà”. E’ il timore di diventare un caso che non si riesce a risolvere.
Ha scritto ieri su Facebook la giornalista Daniela Tornatore: “Sei affetta da una patologia autoimmune rara e sconosciuta, che ti costringe a una terapia immunosoppressiva ogni settimana, con farmaco importante, che costa un sacco di soldi al sistema sanitario nazionale e che ti manda in pappa quelle poche difese immunitarie che hai. Ma il sistema operativo delle prenotazioni non la riconosce e ti rimanda a quello della presidenza del consiglio, che ti rimanda alla tua regione (la Sicilia), che ti rimanda al tuo medico curante, che ti rimanda alla Asp. Che con tutto il da fare che ha, non risponde”.
C’è poi l’altra questione, che abbiamo ampiamente ricostruito, degli over settanta prenotati con AstraZeneca che non vengono accettati nel novero delle persone vulnerabili, pur essendo in possesso delle esenzioni prescritte. Anche qui urgono risposte.
Sono cronache che si rincorrono. Non è un caso isolato, ma, anche se fosse un caso isolato, non sarebbe accettabile. I numeri dei vaccini somministrati, in Sicilia, sono importanti e incoraggianti. Nessuno nasconde la complessità di una macchina organizzativa che dipende da approvvigionamenti esterni variabili. Tuttavia, un fatto è pacifico: nemmeno uno deve restare indietro.