Catania, Pogliese vola a Roma dopo la batosta - Live Sicilia

Catania, Pogliese vola a Roma dopo la batosta

Il vertice di Fdi con Nello Musumeci

CATANIA – Nonostante la sospensione, con in mente altro, Salvo Pogliese ha deciso di tener fede alla sua agenda politica e volare a Roma. Per un giorno. Il motivo è quello di approfittare del voto per il prossimo presidente della Repubblica e mettere allo stesso tavolo Nello Musumeci (nella Capitale perché grande elettore) e i vertici nazionali e regionali dei Fratelli d’Italia. Da quanto appreso da LiveSicilia, a quel tavolo sono seduti il braccio destro di Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida, gli assessori regionali Manlio Messina e Ruggero Razza, lo stesso Pogliese e Giampiero Cannella, segretari rispettivamente per la Sicilia orientale e Occidentale di FdI.

Fino a ieri, era soltanto uno il punto dell’ordine del giorno: il futuro del governo della Regione. Inevitabilmente, però, la notizia della nota emessa della Prefettura che riattiva la sospensione del sindaco di Catania, sulla scorta della legge Severino, rischia di complicare il confronto.

Salvo Pogliese, insomma, ha lasciato stamani Catania tra mille interrogativi: sul suo futuro politico, quello della Città, del partito e della sua segreteria. Un assaggio lo si è avuto nella serata di ieri, quando ha convocato in tutta fretta i vertici di Palazzo degli Elefanti e i più stretti collaboratori. Una liturgia di gruppo dettata, innanzitutto, dalla necessità di spiegare quanto c’è effettivamente scritto nel documento fatto recapitare da Palazzo Minoriti. Un modo per mettere ordine a un pomeriggio al cardiopalmo, fatto di telefonate a vuoto, smentite e più di un’interrogativo.

Primo tra tutti: perché la Prefettura? I legali di Pogliese erano sì in attesa di una decisione, ma dal Tribunale civile. Non è stato così, invece. Poi ci sono stati tutti gli altri interrogativi, quelli inerenti il futuro politico e amministrativo della sindacatura. Ogni decisione è però rinviata a quando il sindaco e i suoi avvocati avranno spulciato il corredo delle carte disponibili. Non è escluso infatti che la partita possa essere nuovamente impugnata. Ma solo dopo aver letto quanto scriveranno i giudici di Piazza Giovanni Verga e capito le ragioni che hanno portato la Prefettura ad esplicitare la decisione di riattivare la sospensione per altre 13 mesi.

Intanto le forze del centrosinistra invocano le dimissione del sindaco Pogliese. Fratelli d’Italia, dall’altro lato, fa quadrato: “Ricordiamoci – fa sapere il coordinatore provinciale Alberto Cardillo – che avrebbe potuto godere dell’immunità da parlamentare europeo ed invece nel 2018 scelse di scendere in campo per amministrare la sua Catania. E fu premiato dai catanesi”.

La speranza dei meloniani è quella che la questione della sospensione possa essere ribaltata attraverso un processo politico. Continua Cardillo: “Vedremo cosa accadrà con le proposte di modifica della scellerata legge Severino e con il referendum sul tema che sarà celebrato in primavera. L’auspicio – chiosa – è che il sindaco possa presto tornare nel posto in cui i cittadini hanno voluto che fosse”.


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