PALERMO- Ieri, alla Terapia intensiva Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo, è morta una donna di 45 anni non vaccinata, con comorbilità. Era arrivata in condizioni critiche al pronto soccorso, qualche giorno prima, ed era stata ricoverata all’Utir, l’Unità di Terapia intensiva respiratoria, prima di approdare alla rianimazione dove è spirata qualche istante dopo. A nulla sono valse le cure prestate. Sono storie tragiche che vanno affrontate in due modi. Con il rispetto per il dolore di chi se n’è andato, per la persona scomparsa e per chi la piange. Un affettuoso e solidale rispetto. Mentre è sempre necessario ricordare che il vaccino è un presidio fondamentale contro il Coronavirus. “I dati dimostrano chiaramente, come è stato ripetuto più volte, che i vaccinati sono preservati dalle forme gravi della malattia – dice il primario della Terapia intensiva, il dottore Baldo Renda -. E’ un fatto inequivocabile”.
Come vanno i vaccini
Come vanno le vaccinazioni in Sicilia? Nella Regione – è il dato di stasera – è stato somministrato l’87,6 per cento delle dosi consegnate, la media nazionale è dell’89,6 per cento. Secondo il report del governo, nell’Isola, la fascia d’età più vaccinata è quella tra i settanta e i settantanove anni, con quasi l’ottantacinque per cento di immunizzazioni completate. Ma ci sono molti vuoti, anche tra gli over ottanta. Mentre, tra i cinquanta e i cinquantanove anni il settantotto per cento circa ha chiuso la pratica vaccinale. Si deve fare di più: un invito rivolto ai ‘renitenti al vaccino’, visto che le occasioni non mancano.
Palermo, terze dosi e… frati
“A Palermo città siamo all’ottantotto per cento degli immunizzati – dice il commissario per l’emergenza Covid, il dottore Renato Costa – e contiamo di arrivare a novanta. Continuiamo ad andare in giro. Presto saremo nel quartiere Oreto e vaccineremo la popolazione grazie ai frati di ‘Sant’Antonino’, Le terze dosi procedono. Io, come ho già detto, sarei per estenderle a tutti”. Preoccupa qualche nuovo focolaio in provincia di Palermo: a Lercara, a Giuliana, a Belmonte. Ecco i dati (QUI) dell’ultimo bollettino regionale.