C’è una siepe di gelsomino. C’è sempre una siepe di gelsomino a Palermo. Nel giardino di casa, è la patria di un gatto che si accuccia ai suoi piedi e fa le fusa. E’ un gatto di strada che ha combattuto e vinto mille battaglie. In cambio ha dato in pegno mezzo orecchio, la coda e un occhio. E’ un gatto facile all’ira. Si calma solo quando annusa il gelsomino.
C’è una siepe di gelsomino ovunque, a Palermo. Anche di inverno. E’ una promessa di felicità e di speranza. Fa freddo. Piove. Ma quel biancore è immancabilmente lì per ricordarci che verranno giorni migliori, più belli. Basta aspettarli. Nel frattempo, ecco la benedizione di un profumo. Dovremmo comportarci, forse, come quel gatto e sceglierci un fiore per memoria della nostra felicità. Ma si sa: i gatti palermitani sono più saggi dei palermitani che si credono saggi.
“E invece il gatto vuol essere soltanto gatto” (Pablo Neruda)