“Le regioni più vicine alla zona arancione sono Piemonte e Calabria, mentre Valle d’Aosta, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Campania sono prossime a superare le soglie, la Puglia ha già numeri da zona gialla e la Sardegna si avvicina a superare le soglie, mentre la provincia autonoma di Bolzano potrebbe tornare a essere bianca.“ Questo è quanto indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).
“I dati sui ricoveri a livello nazionale indicano che negli ultimi dieci giorni i posti nei reparti ordinari sono al 27% circa in crescita lineare, con tasso medio di aumento di circa 0,88% al giorno. Si prevede il superamento della soglia del 30% della zona arancione entro la fine della settimana. Nelle terapie intensive l’occupazione dei posti è al 18% circa, anche qui in crescita lineare con un tasso medio di aumento di circa 0,40 al giorno, che farà superare la soglia i primi giorni della prossima settimana”.
“Il Piemonte è al 33,5% di occupazione dei reparti ordinari e al 23,5% per le terapie intensive, quindi ha numeri da zona arancione – ha continuato Sebastiani -. Una situazione qualitativamente identica ma un po’ più incerta rispetto al giudizio del Cts di venerdì è quella della Calabria che è al 37% nei reparti ordinari e poco sopra il 20% nelle terapie intensive, entrambi in crescita lineare.”
Per i prossimi dieci giorni è atteso il picco dell’incidenza dei positivi a livello nazionale e da circa dieci giorni si osserva un aumento nel tasso di crescita dei decessi. Fra 5-10 giorni si prevede il picco dell’incidenza dei positivi totali, ossia dei positivi sia ai test molecolari che agli antigenici rapidi, mentre l’analisi dei dati aggiornati al 12 gennaio indica che la media della percentuale dei positivi ai test molecolari ha raggiunto il picco il 6 gennaio e una localizzazione più accurata sarà possibile con i dati dei prossimi giorni”.