Comune, non c'è un euro | La Gesip appare già spacciata - Live Sicilia

Comune, non c’è un euro | La Gesip appare già spacciata

La crisi di Palermo
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Blocco di qualunque nuova spesa, tavolo a Roma con il governo per l’Amia, interlocuzione con la Regione per la Gesip, che ormai appare spacciata, e una bella strigliata al Consiglio. Il commissario Luisa Latella continua a mettere pezze nella disastrata macchina comunale e soprattutto prova a mettere ordine nei conti sconquassati di Palermo. Ieri sera l’ex prefetto ha prima incontrato i vertici dell’Amat e poi i capigruppo di Sala delle Lapidi: due momenti per mettere le cose in chiaro e anticipare le future mosse. Scortata dal segretario generale, dal ragioniere generale e dal suo vice, Latella ha passato al vaglio con i rappresentanti dell’Aula le principali questioni sul tavolo.

AZIENDE. Partiamo dalle società partecipate. Il commissario volerà a Roma, per un tavolo con il ministero dello lo Sviluppo economico e quello del Lavoro per Amia. Si parlerà di prepensionamenti e si cercherà di tracciare una road map per salvare l’azienda, anche se sembra sfumare l’ipotesi di un mutuo con la Regione e l’adeguamento del contratto (otto milioni in più l’anno), per stessa ammissione del commissario, è parecchio oneroso. Poi toccherà alla Gesip, ma qui la situazione sembra senza via d’uscita. Il Comune non ha i mezzi per proseguire l’attività della società dopo il 31 marzo, quando finiranno i soldi della Protezione civile, e non sembra esserci all’orizzonte alcuna soluzione. Nonostante le pressanti richieste di aiuto inviata al Prefetto e alla Regione, la Gesip sembra ormai avviata al fallimento a meno che Palazzo d’Orleans non intervenga subito. Per quanto riguarda l’azzeramento dei cda, invece, nessuna fretta: andrà valutato caso per caso.

BILANCIO. Il commissario sembra avere tutta l’intenzione di portare in Consiglio prima il consuntivo del 2011 e poi la manovra per il 2012, così da potere sfruttare eventuali residui per tappare i buchi. Entrambi gli schemi, quindi, potrebbero approdare a Sala delle Lapidi nel giro di appena un mese, mentre bisognerà occuparsi subito dei debiti fuori bilancio, definiti “una malattia” per l’ente. Gli uffici si stanno occupando di organizzarli per settore, per approvarli in tempi celeri, specie per quanto riguarda il sociale.

SOCIALE. “Vergonoso”. Non ha usato mezzi termini, la Latella, per definire il comportamento del Comune nei confronti dei più bisognosi della città. Non solo anziani e disabili, lasciati a se stessi: la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono le sette famiglie rimaste senza una casa dopo i crolli nel centro storico. Palazzo delle Aquile non ha alloggi per ospitarli, né ha i soldi per pagargli un albergo.

PROSSIME ELEZIONI. La Sispi ha messo a punto un nuovo sistema, totalmente informatizzato, che renderà impossibile alterare i dati, anche solo per sbaglio, e accorcerà i passaggi a mano che tante polemiche hanno suscitato in passato.

SALA DELLE LAPIDI. L’Aula si riunirà la prossima settimana. Inizialmente, gli inquilini di Palazzo delle Aquile non avevano preso bene la lettera del commissario che indicava le urgenze: un’ingerenza, secondo alcuni capigruppo, che lede l’autonomia del Consiglio. Ma, dopo le parole dure del commissario, apparso più deciso che mai, i toni sono cambiati. Sala delle Lapidi, martedì prossimo, dovrebbe partire proprio dai gazebo, per poi passare ai Prusst e al Put.

AMAT. Il bando dei vigilante sui bus è stato bloccato dal Comune per evitare qualunque nuova spesa. Al loro posto ci saranno i vigili urbani, visto che anche l’impiego degli ausiliari del traffico è stato giudicato inopportuno. “E’ stato un incontro positivo – commenta il presidente dell’Amat, Mario Bellavista – il comune rivedrà la proposta di rientro del debito (che prevedeva cinque milioni ogni sei mesi, ndr) e utilizzerà i fondi Fas; noi riformuleremo, aggiornandole, tutte le nostre proposte fra cui anche la riduzione del costo degli abbonamenti, la nuova rete e le nuove corsie preferenziali. E’ stato solo il primo incontro, ce ne saranno presto altri”.

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