Il generale Bartolini: "La Nato non può parlare a nome dell'Ucraina" - Live Sicilia

Il generale Bartolini: “La Nato non può parlare a nome dell’Ucraina”

Il comandante del Comando operativo di vertice interforze parla del conflitto
LA GUERRA
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MILANO – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg “non può parlare a nome dell’Ucraina sulla Crimea”. Così il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando operativo di vertice interforze parla del conflitto ucraino in un’intervista a ‘Il Fatto Quotidiano’.

“C’è un problema: Stoltenberg non può parlare a nome di Zelensky. Lui è segretario generale della Nato, che è un’organizzazione sovranazionale e dunque già non potrebbe parlare per conto di singoli Paesi – prosegue – qui poi c’è il piccolo particolare che l’Ucraina non fa parte della Nato. Non è certo Stoltenberg che può imporre le condizioni”. Secondo Bertolini “dall’inizio della guerra i due veri competitor non sono Putin e Zelensky, ma Putin e Biden. Questo ormai è acclarato e sotto gli occhi di tutti, non vedo come lo si possa ancora negare. Non è la prima volta che Zelensky dimostra di voler aprire a possibili mediazioni, ma viene sempre frenato – aggiunge – dalla Nato e dagli Usa, più che dall’ Europa. L’Europa è scomparsa, la sua voce non emerge mai se non per confermare quello che dice la Nato. E la Nato dice quello che dicono gli Stati Uniti”.

“Gli Stati Uniti hanno molto meno da perdere con una guerra che si prolunga per mesi. E dal punto di vista commerciale, un’Europa in crisi cronica significa che dovrà fare affidamento su di loro – conclude – anche per questo l’Ue dovrebbe essere autonoma e avere una visione non solo per risolvere la guerra, ma pure per pensare a cosa accadrà negli anni successivi”.


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