PALERMO – Ora non ha senso discutere di incontro tra i presidenti russo e ucraino, dice la portavoce del ministero degli Esteri russo, Zakharova. Mosca è sì pronta al dialogo, ‘ma ci vuole rispetto’, precisa Medvedev: ‘tenere conto di sovranità e preoccupazioni russe’. E il portavoce del Cremlino Peskov spiega che alcuni risultati sono arrivati, e che si va avanti fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi.
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Replica indiretta dal presidente ucraino Zelensky: ‘la vittoria sarà nostra’.
Intanto, Mosca chiede aiuti a Pechino, ma la Cina non vuole violare le sanzioni, scrive il Washington Post.
La Tass: ‘due giornalisti Reuters feriti a Severodonetsk da fuoco ucraino’.
Intanto l’occupazione russa di Mariupol ha portato la città ‘oltre l’orlo della catastrofe umanitaria’. Ad affermarlo è il sindaco Boichenko in una conferenza stampa a Kiev, in cui riporta stime di 20mila morti, mentre il 95% degli edifici è distrutto. L’acqua sarebbe contaminata a causa delle sepolture improvvisate, le malattie infettive rischiano di diffondersi. Inoltre sarebbe impossibile comunicare, i 100mila rimasti ancora in città che non possono muoversi, a meno che non abbiano un certificato.
Arriva, inoltre, la denuncia che i russi starebbero imprigionando e sparando a volontari e funzionari ucraini che si sono rifiutati di collaborare con gli occupanti.