La nostra riflessione-appello sull’orrore del cimitero dei Rotoli è stata raccolta dal sindaco, Roberto Lagalla. Che risponde.
Il vostro appello su quello che, legittimamente, avete definito orrore delle bare accatastate al cimitero dei Rotoli è l’appello di tutta la città che ho raccolto dal giorno del mio insediamento facendone una priorità. Di fatto, non posso promettere di non dormirci più la notte fino a quando questa ferita non verrà risanata, per il semplice motivo che le mie notti sono già tormentate da settimane da questo problema.
Ovvero, da prima che diventassi sindaco, soprattutto dopo le visite fatte al camposanto, non solo in campagna elettorale, quando si è presentato davanti ai miei occhi il terribile scenario delle bare ammassate al deposito e la sofferenza delle famiglie che vedono i propri cari defunti violentati in questo modo.
L’indignazione mi accompagna tutti giorni. Dopo gli ultimi anni di annunci, durante i quali le bare in deposito, invece di diminuire, sono sempre aumentate, adesso è il momento di agire. Durante le ultime riunioni, ho riscontrato la disponibilità e l’impegno dei funzionari e dei tecnici del Comune nel trovare, nel più breve tempo possibile, soluzioni per fronteggiare l’emergenza. Tra queste cito il collaudo del costone roccioso per togliere le salme mineralizzate dal campo di inumazione interdetto e l’acquisto di altri 1.100 loculi da utilizzare fuori terra (ma bisogna individuare il luogo dove sistemarli). Elementi uguali ai 450 già acquistati dalla precedente amministrazione e che, nel giro di 20 giorni, si potrebbero finalmente piazzare perimetralmente alle aree di sepoltura.
Azioni che conto di veder portare a termine nel giro di un mese, ma sulle quali, di certo, non ci fermeremo fino a quando non sarà restituita dignità alla morte che, come ho sempre sostenuto, ha lo stesso valore della dignità della vita.