Di fronte alla possibilità di perdita del lavoro da parte dei dipendenti della Italcementi di Porto Empedocle, l’ufficio diocesano di pastorale sociale e del lavoro, a nome della Chiesa agrigentina, esprime “vicinanza e solidarietà ai lavoratori dello stabilimento e alle loro famiglie che vivono oggi nella sofferenza e nell’incertezza per il futuro per la preannunciata chiusura dell’impianto”. “Questa eventualità, che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi mesi, se confermata – si legge in una nota – introdurrebbe ulteriori elementi di grave preoccupazione in un territorio che sconta una situazione di per sé molto difficile dal punto di vista economico ed occupazionale”. “La perdita di quasi 100 posti di lavoro, aggiunti a quelli dell’indotto, andrebbe ad aggravare – conclude la nota – un quadro economico allarmante anche per le tensioni sociali che finirebbe per determinare in un’area dove la presenza di aziende come l’Italcementi rappresenta uno dei pochi elementi di speranza per garantire occupazione e sviluppo”.
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