Avrebbero beneficiato della manodopera di alcuni operai dipendenti del Consorzio di Bonifica n.6 di Enna per fare eseguire, durante l’orario di servizio, lavori nelle proprie abitazioni. Sono le accuse contestate all’ex direttore e all’ex capo settore segreteria dell’Ente, Antonio Risita, di 69 anni, e Anna Paladino, di 48, che sono stati arrestati da militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza per truffa, falso, abuso d’ufficio e peculato. I reati contestati sarebbero stati commessi dal 2006 al 2009. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Enna, per la donna sono stati disposti gli arresti domiciliari. Le Fiamme gialle hanno eseguito nei loro confronti una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip.
Risita avrebbe anche autorizzato gli uffici di ragioneria competenti a liquidare indebitamente a se stesso ingenti somme di denaro a titolo di compensi speciali, senza alcun provvedimento autorizzativo e nessuna attività di verifica in merito al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Avrebbe inoltre acquistato materiali e noleggiato mezzi meccanici fatturati al Consorzio, ma in realtà utilizzati per eseguire lavori nella sua abitazione. In casa dell’uomo, così come in quella della sua segretaria, i militari hanno trovato alcuni climatizzatori a pompa di calore che sarebbero stati anch’essi installati da parte di ditte di fiducia a spese del Consorzio. L’ex direttore dell’ente, infine, si sarebbe appropriato anche di antiche tavole, corografie, studi geologici ed elaborati progettuali di notevole valore storico ed economico sottratti dall’archivio storico del Consorzio, che sono stati trovati in casa dell’uomo.