Effetto Schlein sulle amministrative: Bianco pensa a un piano b - Live Sicilia

Effetto Schlein sulle amministrative: Bianco pensa a un piano b

Cosa cambia con il verdetto delle primarie.
LO SCENARIO
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CATANIA – Lo tsunami Elly Schlein travolge anche l’ex sindaco Enzo Bianco, presidente nazionale dei Liberal Pd. Nella metaforica “conta dei danni” infatti non si può non tenere conto delle grandi manovre per il voto delle amministrative. L’ex sindaco di Catania, big sponsor di Stefano Bonaccini, incassa una sonora sconfitta ai gezebo (da sommare a quella decretata dal voto degli iscritti nel corso del primo tempo del congresso dem nella provincia etnea) con più di una conseguenza. 

Il piano b di Bianco dopo la batosta delle primarie

In primo luogo, salta l’ipotesi di accordo romano per bypassare i vertici locali del Pd che si vocifera avesse già stretto con il presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. In secondo luogo, il peso (piuma) elettorale riscontrato all’interno del partito provinciale che già da settimane aveva avviato il percorso dei tavoli tematici per un campo progressista e di alternativa con pentastellati, movimenti civici e sinistra (con la benedizione del segretario regionale Anthony Barbagallo. Una direzione che si sposa appieno con il percorso tracciato dalla neosegretaria nazionale Elly Schlein (figura che rappresenta plasticamente un profilo politico lontano anni luce da Enzo Bianco). 

L’alleanza progressista e l’incognita Conte

Sentiero comunque non troppo scontato che dipende molto dalla strategia di Giuseppe Conte e company che con il nuovo cambio al vertice potrebbero temere di perdere pezzi in favore dei dem: due i casi siciliani che fanno pensare. A Ragusa a meno di 24 ore dalle primarie il M5S rompe con il Pd (già in campo con Riccardo Schininà) e lancia la candidatura sindaco del consigliere comunale Sergio Firrincieli. A Siracusa la vittoria bulgara di Schlein (supportata in città dall’ala ostile al sostenere la candidatura a sindaco del calendiano Francesco Italia) porta nella direzione del campo progressista, tuttavia ad oggi si registra che la sinistra e i Cinquestelle hanno intrapreso da mesi un percorso per campo largo ma senza coinvolgere il Pd.

L’alleanza trasversale

Al netto di tutte queste considerazioni e riavvolgendo il nastro, a Enzo Bianco non resta che tentare la carta della candidatura fuori dal Pd. Numerosi gli interlocutori in gioco, da Azione di Giuseppe Castiglione a Giancarlo Cancelleri (che potrebbe lavorare a una lista civica fuori dal Movimento) passando per Cateno De Luca (che pure dialoga trasversalmente con vari soggetti politici). L’ex primo cittadino di certo metterà in campo con la storica lista civica “Con Bianco per Catania” sperando di aggregare quanti più pezzi possibili. Anche per questo si guarda con attenzione al rissoso campo del centrodestra incrociando le dita e sperando che non trovi l’unità. Da questa idea nascono le interlocuzioni intavolate nelle scorse settimane con i democristiani di Totò Cuffaro e gli autonomisti di Raffaele Lombardo che tuttavia hanno recentemente fatto professione di fede al centrodestra del presidente Schifani (intenzionato a vigilare sull’unità della coalizione). Anche se il mancato allineamento del voto siciliano con quello nazionale lascia aperta più di una possibilità. Insomma, il quadro è in continua evoluzione e, come insegna l’inaspettata vittoria di Elly Schlein, non si può escludere nessun colpo di scena.


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