PALERMO – L’accusa di rapina non regge, Pasquale Tre Re e Giuseppe Raccuglia sono assolti dopo la condanna di primo grado.
I colpi risalgono al 2014. Tutti e tre anni nel giro di poche ore ai danni della catena di supermercati Fortè, nei punti vendita di via Di Rudinì, via Tricomi e via Vitali.
In due si presentarono con il volto travisato dal cappuccio delle felpe. Finsero di puntare una pistola alla schiena ai dipendenti: “Apri e dammi i soldi”. Una volta non riuscirono ad aprile la cassa, un’altra la trovarono vuota, mentre il terzo colpo saltò per la reazione dei dipendenti.
Entrambi gli imputati sono stati condannati in primo grado a due anni e otto mesi ciascuno di carcere.
Nel corso del processo nessuno dei cassieri è stato in grado di riconoscere i due imputati. “Non li ricordo in faccia”, disse uno di loro che neppure vide l’arma che gli sarebbe stata puntata alla schiena: “Mi fece male, mi diede un pizzicotto, mi ha puntato qualcosa alle spalle”.
Nessuna certezza e nessuna violenza o minaccia, hanno spiegato gli avvocati Luciano Maria Sarpi e Bianca Savona. Il verdetto di primo grado è stato ribaltato dalla Corte di appello che ha mandato assolti entrambi gli imputati.