PALERMO – La gara casalinga contro il Brescia ha sancito la fine del campionato di Serie B per il Palermo che, con il 2-2 del “Barbera”, ha concluso fuori dalla zona play-off. In casa rosanero è quindi tempo di primi bilanci, con un campionato di “consolidamento” che ha dato ottime risposte da alcuni giocatori ma anche qualche delusione.
Il pagellone del Palermo 2022/2023 parte dai portieri e dalla difesa. Il reparto arretrato, dopo una fase centrale di torneo caratterizzati da una certa solidità, ha iniziato a subire colpi finendo per essere tra i più battuti del campionato cadetto. Sono 49 i gol subiti dalla difesa rosanero a fine torneo, numeri che la collocano tredicesima in questa speciale classifica a certificare un rendimento piuttosto altalenante.
PAGELLONE: I VOTI DELLA DIFESA
PIGLIACELLI: Sicuramente tra i protagonisti della prima stagione del Palermo targato City Group. Arrivato con un po’ di scetticismo dai rumeni del Craiova, nonostante qualche errore anche grave il portiere rosanero ha giocato, nel complesso, un campionato di grande spessore. Le “papere” contro Sudtirol e Venezia, per quanto grossolane, finiscono in secondo piano rispetto alle tante partite nelle quali il portiere rosa ha tenuto in piedi il risultato con parate anche spettacolari. Da segnalare anche il piede educatissimo con il quale ha spesso avviato l’azione quasi fosse un regista arretrato. VOTO: 7
MASSOLO E GROTTA: Nessuna presenza per il portiere protagonista dei play-off di Serie C e per il giovane estremo difensore, impossibile quindi dare loro un voto. S.V.
MATEJU: Campionato dai due volti per il difensore rosanero voluto da Corini dopo l’esperienza comune a Brescia. Un inizio di torneo sicuramente poco esaltante per il “jolly” della retroguardia rosa, condizionato dai tanti ruoli ricoperti tra terzino sinistro, terzino destro e “braccetto” di destra con il passaggio alla difesa a tre. Molto meglio nella seconda parte di stagione, nella quale ha garantito una certa solidità risultando tra i migliori della retroguardia rosa meritandosi così, nel complesso, la sufficienza. VOTO: 6
NEDELCEARU: Alti e bassi anche per il centrale rumeno, arrivato con tanta voglia di riscatto dopo la cocente retrocessione dell’anno precedente con la maglia del Crotone. Sin dal suo arrivo Corini lo ha ritenuto l’elemento imprescindibile della difesa rosanero, sempre in campo tranne in due occasioni ovvero contro il Brescia per squalifica e contro il Parma per problemi fisici. Dopo un girone d’andata di grande solidità, in quello di ritorno il difensore classe 1996 non è riuscito a mantenere gli stessi standard ma anche lui, nel complesso, ha concluso il campionato con una meritata sufficienza. VOTO: 6
MARCONI: Anche per l’ex Monza si è trattata di una stagione caratterizzata da un ottimo girone d’andata e un calo vistoso al giro di boa del torneo. I continui problemi fisici di Bettella e il passaggio alla difesa a tre gli hanno aperto le porte della titolarità e il buon Marconi, nonostante i suoi 33 anni e tanta Serie C, ha dimostrato di poter essere un valore importante anche per il campionato cadetto. Da non dimenticare, oltre a quella segnata al Perugia, le due fondamentali reti contro Bari e Parma che hanno permesso ai rosa di trovare il successo. VOTO: 6
SALA: Se non fosse stato spesso vittima di fastidiosi infortuni il voto sarebbe stato anche più alto. Partito come terzino ad inizio campionato e passato ad esterno con il cambio modulo, quando in campo e al top sul piano fisico ha sempre fornito prestazioni importanti in entrambe le fasi. Classico terzino moderno di spinta, sulla corsia mancina ha garantito buona copertura ma soprattutto un apporto importante in fase offensiva, con un bottino finale di un gol e due assist. Il Palermo dovrà riflettere bene su un suo potenziale riscatto perché, se in forma, Sala può risultare un elemento importante per la categoria. VOTO: 6,5
BETTELLA: Qui entriamo nella prima delle note più dolenti del campionato del Palermo. Da giovanissimo era considerato uno dei prospetti più importanti del panorama italiano ma, nel corso degli anni, è stato vittima di tanti infortuni che ne hanno condizionato fortemente anche la stagione appena conclusa. Doveva essere il titolare della retroguardia rosanero ma, alla fine, è stato più fuori che dentro il campo raccogliendo solo diciannove presenze, nove delle quali dal primo minuto. Quando chiamato in causa, per via di una condizione fisica mai ottimale, non ha lasciato il segno e si è reso protagonista di prestazioni poco convincenti. VOTO: 5
GRAVES: Poche le presenze, solo cinque per il centrale danese ma, per quanto visto in campo, sembra un prospetto piuttosto interessante. Arrivato soprattutto per crescere alle spalle dei compagni più esperti, il difensore ventiquattrenne ha dovuto affrontare le fisiologiche difficoltà di un campionato ben più tosto di quello danese, oltre a qualche acciacco che ne ha frenato il percorso di crescita. Ha tempo e modo di migliorare ma, già nel prossimo campionato, potrebbe avere modo di ritagliarsi spazi importanti. VOTO: 6
BUTTARO: Fino a qualche mese fa forse sarebbe finito senza voto ma le ultime partite hanno rivalutato il torneo del giovane classe 2002. Dopo un inizio di campionato da titolare fisso nel ruolo di terzino destro, il difensore romano ha subito un lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per quattro mesi finendo, di fatto, fuori dai radar. Dopo qualche scampolo di gara come “braccetto” di destra, Buttaro ha letteralmente stupito tutti, nell’ultimo mese, nel ruolo di esterno destro sfornando prestazioni importanti sia in fase difensiva che in propensione offensiva segnando anche un gol, il suo primo tra i professionisti. Anche lui ha il futuro dalla sua parte e, nel prossimo campionato, può ritagliarsi spazi importanti. VOTO: 6
AURELIO: Altro giovane prospetto interessante. Arrivato nel mercato di riparazione di gennaio direttamente dalla Serie C, l’esterno ex Pordenone ha approfittato dei problemi fisici di Sala e della condizione non ottimale di Masciangelo per ritagliarsi uno spazio importante tra i titolari senza sfigurare affatto. Meno convincente nella seconda parte di girone di ritorno nel quale, tra qualche acciacco fisico e il ritorno a pieno regime di Sala, ha visto sempre meno il campo e non ha mantenuto gli standard elevati visti al suo arrivo in rosanero. Considerato l’impatto con un campionato molto più complesso raggiunto per la prima volta in carriera, il suo campionato si può ritenere senza dubbio sufficiente. VOTO: 6
MASCIANGELO: Doveva essere la prima alternativa a Sala ma l’ex Benevento ha visto davvero pochissimo il campo. Arrivato in condizioni atletiche precarie, l’esplosione di Aurelio non gli ha di certo giovato e ha finito per raccogliere solo quattro presenze di cui una da titolare, durata solo un tempo, contro la Ternana. Tornerà in Campania lasciando un impronta pressoché invisibile. VOTO: 5,5
ORIHUELA: Impossibile giudicare un giocatore che, dal suo arrivo a gennaio, ha giocato soltanto tre minuti contro l’Ascoli. La differenza rispetto al campionato uruguaiano si è fatta sentire, ancora troppo acerbo probabilmente per poter trovare spazio in un campionato come la Serie B. S.V.
LANCINI: Chiudiamo con l’ultimo superstite della rinascita dalla Serie D, anche lui senza voto dopo una stagione da separato in casa. Sole tre presenze per l’ex Brescia, con 81 minuti giocati e una prestazione contro l’Ascoli totalmente da dimenticare. Dopo quattro anni si concluderà la sua esperienza in rosanero condita da pochi alti e tanti bassi. S.V.
ACCARDI, CRIVELLO, DEVETAK e PIEROZZI S.V.