Start Cup Palermo 2023, la business plan competition promossa dall’Università degli Studi di Palermo tramite il Dipartimento Seas e dedicata quest’anno alla memoria di Gregory Bongiorno, il presidente di Sicindustria venuto a mancare prematuramente lo scorso 22 gennaio, verrà presentata oggi, mercoledì 7 giugno, alle 11:30, presso la sede di Sicindustria Palermo, in via XX Settembre, 64. Alla presentazione prenderanno parte Giuseppe Russello, presidente di Sicindustria Palermo, Massimo Midiri, rettore dell’Università degli studi di Palermo e Marcantonio Ruisi, coordinatore della manifestazione. Sono previsti i saluti istituzionali del sindaco Roberto Lagalla. Ecco il nostro ricordo.
Il ricordo di Gregory Bongiorno
Gregory Bongiorno, presidente di Sicindustria, come tutti noi mortali, credeva di potere disporre del tempo. Il venerdì precedente alla sua morte, dopo giorni di influenza, aveva scritto un whatsapp a uno dei suoi collaboratori: “Lunedì torno in ufficio, non ce la faccio più”. Se n’è andato, a quarantasette anni, il 22 gennaio scorso, era domenica, lasciando la moglie e due figli.
Quando muore qualcuno – specialità tipica in Sicilia, terra di vittime a vario titolo – la retorica può gonfiare e, per contrappasso, oltraggiare la memoria del caro estinto, nel tratteggiare qualità sovrumane che furono soltanto umane. Nel passo accorto e affettuoso di questo ricordo, Gregory Bongiorno ha la fisionomia di una persona cara a molti, di un ragazzo impegnato, con gli occhiali studiosi da primo banco e il cuore vicino agli ultimi. Non una perfezione, ma la copia di una imperfezione gentile e disponibile. Qualcuno che rimane, oltre la cortina degli addii.
Chi scrive lo incontrò l’ultima volta nei giorni più crudeli del Covid, nel corso di una riunione online che coinvolse il cardinale Matteo Zuppi, allora non ancora presidente della Cei. Fu una densa chiacchierata che ripulì il cuore gravato dalla percezione della catastrofe. E fu proprio il cardinale Zuppi a incidere un significativo parallelismo tra i defunti per pandemia, condannati a una fine senza vicinanza di familiari, e i soldati che partivano per il fronte di cui più nulla si sarebbe saputo. L’appuntamento era stato organizzato da Gregory a cui non bastava scorgere i fatti, senza provare, almeno, a interrogarli.
“Costruttore di futuro”
“Era un costruttore di futuro – ha scritto di lui Nino Amadore – con un cantiere sempre aperto e tanti progetti da realizzare. Gregory Bongiorno, il presidente di Sicindustria, morto per un arresto cardiaco domenica scorsa, aveva negli occhi il guizzo di chi sa guardare lontano”. Durante le esequie, un Pastore di acuta sensibilità come il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, ha colto il punto più vero, ricordando: “un uomo capace di discernimento tra il bene e il male”. Che aveva denunciato i suoi estortori, dopo avere subito le asprezze del racket, compiendo un gesto di necessaria quanto rischiosa ribellione.
Non gli piaceva apparire. Accadde che, invitato a farsi avanti, a Palermo, per una donazione della sua azienda ai bambini di piazza Magione (nella foto, l’iniziativa), declinò, preferendo una generosità anonima. Amava il pragmatismo, Gregory Bongiorno. Era rimasto orfano di papà da ragazzo ed era stato cresciuto da mamma Girolama, comandante in capo della ditta di famiglia, che l’aveva orientato verso l’impegno, nella tempesta di un lutto anticipato. Due giorni prima di morire il whatsapp: “Torno lunedì”. Non sarebbe tornato mai più. E’ la storia di tutti noi comuni mortali che maneggiamo il futuro senza il timore di vedercelo scippato: ecco il nostro peccato più bello. Quello che verrà perdonato. (Roberto Puglisi)