Palermo violenta, il questore: "Allarme sì, allarmismo no"

Palermo violenta, il questore: “Allarme sì, allarmismo no”

Il questore di Palermo, Leopoldo Laricchia
Arrivano nuovi agenti, i numeri dei controlli e la movida

PALERMO – “Allarme sì, allarmismo no”, spiega Leopoldo Laricchia, questore di una Palermo che “affronta gli stessi problemi di tante altre città”. Snocciola dati per confermare che l’impegno dei poliziotti è massimo e tranquillizzare i cittadini in un momento in cui è forte la percezione di insicurezza.

Il pestaggio del ragazzino di 15 anni avvenuto pochi giorni fa in via Maqueda è un episodio inquietante che ha colpito l’intera cittadinanza. Le faccio una domanda diretta: c’è un allarme sicurezza a Palermo o no?
“Innanzitutto bisogna ribadire che il pestaggio è stato fatto da delinquenti perché si può essere delinquenti anche a 14 anni. Poi il nostro compito è cercare di portare i nostri ragazzi sulla giusta strada. Palermo è un città violenta come lo sono tutte le altre grandi città dove si registra un exploit di violenza, soprattutto fra i giovani. Perché avviene tutto questo? Entriamo in valutazioni di carattere sociologico, certo lo spettacolo che proponiamo a nostri ragazzi, a cominciare dalle serie televisive, non aiuta. Le aggressioni sono una piccolissima parte dei nostri interventi (e mentre risponde guarda i messaggi che gli arrivano sul cellulare in tempo reale, ndr). Sono episodi gravi, ma restano per fortuna episodi. L’allarmismo non serve. Bisogna cambiare il modo di rappresentare le cose, l’allarme è una cosa l’allarmismo un’altra. Allarme vuol dire che c’è una situazione da tenere sotto controllo. Quando qui ammazzavano le persone per strada qual era il livello di allarme?”.

Ci sono fattori che incidono e preoccupano più di altri?
“Sicuramente droga e alcol. I consumi sono in aumento, di tutti i tipi di droga. Sul fronte del contrasto al piccolo spaccio la legislazione non ci aiuta. Ricordiamoci, però, che il piccolo spaccio alimenta i grandi traffici. Questi sono però temi che spettano al Parlamento”.

E l’alcol?
“Chiediamoci quanti sono i locali che chiedono il documenti ai ragazzini prima di vendere alcolici. Nessuno. E poi ci sono le feste private. I minorenni non bevono? Direi di sì. Poi ci sono gli abusivi che vendono alcolici a tutti e senza alcun problema”.

Si ha la netta sensazione che il numero delle persone che affollano le strade in cerca di svago e divertimento sia cresciuto in maniera esponenziale e, di contro, il numero delle forze dell’ordine sia rimasto uguale o, qualora sia cresciuto, non sia numericamente adeguato. Molta gente poche divise in giro. È una percezione sbagliata? Qual è il numero degli agenti impiegati?
“Bisogna distinguere il tipo di servizi. Dal 2021 ad oggi abbiamo eseguito 420 operazioni ‘alto impatto’ (sono quelle interforze ndr) soprattutto nei quartiere più a rischio. Mi riferisco a Sperone, Zen, Brancaccio, Cep, Borgo Vecchio e Borgo Nuovo. E poi si sono i controlli quotidiani. Al mio arrivo c’erano 8 pattuglie dei commissariato e otto delle volanti, ora sono 18, su turni di sei ore. Significa 72 volanti al giorno con un incremento del 25%”.

Commercianti e residenti denunciano, anche alle redazioni dei giornali, i pericoli che si vivono soprattutto nel centro storico e di notte, legati alla cosiddetta movida. Non si può non tenere conto dell’allarme dei cittadini
“Le fornisco ancora una volta dei numeri. Dalì’1 gennaio ad oggi, Lungo l’asse piazza Verdi, Villena, piazza Sant’Anna e Fonderia nel fine settimana sono schierati 606 complessivamente poliziotti, 358 carabinieri, 124 finanzieri, 82 vigili urbani per un totale di 1.170 uomini. Non sono pochi, se considera che la questura di Palermo ha in organico 2.100 poliziotti. Per la Movida da due anni vengono garantiti servizi dalle 19 alle 24 e dall’una alle 6”.

I numeri sono importanti però, per fare un esempio, in via Maqueda capita molto raramente di vedere uomini in divisa
“Anche io passeggio in via Maqueda e li vedo”.

Fortuna, casualità (accetti la provocazione)?
“Si fidi (sorride), ci sono. In corso Vittorio Emanuele è più facile vederli perché c’è l’auto permanente del poliziotto di quartiere. In via Maqueda la macchina non ci passa e manco l’ambulanza. Ne abbiamo discusso al comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura. Gli spazi dei dehors vanno definiti visivamente altrimenti non si riesce a contestare le violazioni nell’immediato. Il sindaco ha convenuto che è questa la linea da tenere e ha scritto una nota agli assessorati competenti. Lavoriamo in sinergia. Bisogna definire gli spazi delle concessioni così il vigile, è di loro competenza, transita e fa togliere i tavolini a chi non li rispetta. Dopo il secondo verbale scatta chiusura. Molti sforano i limiti, altri sono abbondantemente abusivi”.

Tornando ai numeri dei poliziotti impiegati sul territorio. Si può fare di più o allarghiamo le braccia?
“Assolutamente no. Bisogna cercare di stare tranquilli, non agitarsi. Il fatto gravissimo del ragazzo sarà risolto. Ci stanno lavorando i carabinieri. L’aggressione dello scorso dicembre ha richiesto indagini fatte bene in modo da consentire all’autorità giudiziaria di emettere dei provvedimenti. Dateci il tempo di risalire ai responsabili e poi li arrestiamo. La maggior parte del personale è impiegato sul territorio. Gli organici sono definiti a livello legislativo, non possiamo cambiarli. Nascono dall’organico della polizia sulla base del decreto Madia. Si tratta di centomila unità a livello nazionale. La questura di Palermo ha gli organici previsti, tutti vorrebbero più personale”.

Il ministro Matteo Piantedosi qualche settimana fa a Palermo ha annunciato che arriveranno altri 40 agenti. Quando?
“Entro fine giugno, sono già stati assegnati. Gli agenti nuovi saranno tutti impegnati sul territorio”.

Quanto accaduto a piazza Magione, liberata dal caos significa che i problemi si possono risolvere. Sul posto stazionano le pattuglie. Perché non replicare il modello anche altrove, ad esempio alla Vucciria
“Alla Vucciria abbiamo fatto almeno cinque interventi massicci. Mettiamo 100 uomini per bloccare i banconi dive gli abusivi somministrano alcolici, poi servono i mezzi dei vigili del fuoco per portarli via. Non li possiamo fare tutte le settimane, ma periodicamente. Ne abbiamo fatto 4 o 5 dall’inizio dell’anno e altri ne faremo”.

Un controllo stabile è ipotizzabile?
“Alla Vucciria nel fine settimana mettiamo 20 uomini. In piazza Magione ci sono 10 locali, alla Vucciria ce ne sono mille. È la pervicacia del’illegalità di sistema, è endemica. Non è meglio prendersela con i criminali invece che con la polizia? Il problema è che purtroppo abbiamo un cospicuo numero di persone, a Palermo come in altre città, che delinquono. L’impegno è massimo. Secondo lei se un poliziotto non si impegnasse chi glielo farebbe fare di farsi circondare da 40 persone rischiando di farsi ammazzare come è accaduto al Borgo Vecchio. E come questo poliziotto ce ne sono centinaia sul territorio”.

Altro tema che preoccupa: i furti con spaccata. C’è una banda che agisce in città?
“Una banda vera e propria non c’è, abbiamo arrestato due persone a cui addebitiamo 14 furti. La legge dice che si va agli arresti domiciliari. Con il commissariato abbiamo fatto i controlli, li abbiamo trovati fuori casa e con l’aggravamento della misura ora sono in carcere. Poi ci sono altri personaggi su cui ci sono indagini in corso. In tutto abbiamo ricostruito circa 50 colpi. Arriveranno dei provvedimenti. Non c’è una banda, ma dei personaggi specializzati sì”.

Prima di salutare Laricchia snocciola altri dati: 51 Daspo urbani nel 2022, 89 sono in corso di validità 350 mila controlli su strada (il 20% delle persone fermate aveva precedenti penali, 30 licenze di locali notturni sospese. Arriva un altro messaggio sul cellulare del questore. Un codice rosso. Una donna in difficoltà. “Questa è la più grande emergenza del nostro Paese”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI