Palermo, inchiesta invalidità: il medico aveva 300mila euro a casa

Inchiesta invalidità Asp, trovati 300 mila euro a casa del medico

Sequestrata anche una Porsche Boxter

PALERMO – Nella villa di Agostino Genova, a Poggio Ridente, i finanzieri hanno trovato 300 mila euro in contanti. Erano dentro la cassaforte e sono stati sequestrati assieme a orologi di lusso, tra cui molti Rolex, e una Porsche Boxter.

La “miniera d’oro”

“Tu non sai quello che ho trovato io, ho trovato la miniera d’oro a San Giuseppe Jato”, diceva Piera Di Fiore, uno dei sei arrestati nel blitz della guardia di finanza. Stava parlando con Agostino Genova, dirigente del settore “Invalidi civili” dell’Asp di Palermo a cui la donna portava le pratiche raccolte in un Caf del paese in provincia di Palermo. Stando alle intercettazioni, fra pratiche agevolate e altre inventate, i protagonisti dell’indagine avrebbero fatto soldi a palate.

“Ti ho dato 900 mila euro”

Erano essi stessi a dirlo senza sapere di essere intercettati. “L’altro giorno ho fatto i conti, lo sai quanto ti ho dato? Novecento mila euro”, diceva Rosario Cammalleri, anch’egli medico e uno dei “clienti” più assidui di Genova, che rispondeva: “Mi fai i conti a me? Ma poi tu li recuperi”, rispondeva il dirigente dell’Asp. Novecento mila euro “da marzo 2021, un anno e mezzo”. A tanto ammonta la cifra per cui il gip ha disposto il sequestro per equivalente. C’era un tariffario: 250 euro a pratica, con picchi di 200 fascicoli al mese.

“Meglio l’oro, niente diamanti”

Ad un certo punto Genova avrebbe avuto la necessità di investire il denaro. Ne parlava con Vincenzo, indagato nell’inchiesta della Procura di Palermo: “Ci fu un momento in cui volevo investire In lingotti d’oro… che smuovo un po’ di liquidi”. Caccamo concordava: “… tu subito denaro fai con l’oro… brillanti no… diamanti non ne devi mai comprare… ho comprato oro Agostino a tredici euro al grammo, oro vecchio, dico oggi se lo voglio vendere è a quaranta euro… perciò vedi quanto… hai capito? E’ meglio di conservare soldi in banca… oro vecchio…”.

Non c’era solo la tariffa di 250 euro a pratica. A questa cifra vanno aggiunti i soldi che Cammalleri avrebbe trattenuto da coloro che ottenevano gli indennizzi. Per essere certi di intascare si sarebbero fatti consegnare carte prepagate Postepay. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria avrebbero ricostruito i prelievi di contanti di Cammalleri per pagare i servigi di Genova. “Agostì… faccio bancomat… altrimenti non ti posso soddisfare”, diceva Cammalleri.


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