PALERMO – Lo scorso 20 luglio il concerto del rapper Geolier, che era in corso ai Cantieri Culturali alla Zisa, è stato interrotto bruscamente perché circa quindici giovani sono saliti sul palco, da quel momento è iniziato un lancio di bottiglie da parte di chi era lì per ascoltare il cantante e chi era proprio salito sul palco per creare caos.
Il concerto era organizzato da Puntoeacapo, insieme al comune di Palermo. Il direttore artistico, Nuccio La Ferlita ha voluto diffondere una nota per esprimere tutto il proprio disappunto: “Sono tante le cose che ti passano in mente e che vorresti esternare quando ti senti violato e violentato, quando sei costretto a subire un’ingiustizia e non riesci a difenderti. Vorresti reagire ma poi devi rassegnarti, raccogliere i cocci e andare avanti“.
“Ho scelto di fare questo lavoro per creare bellezza e far godere di emozioni come solo la musica sa fare – ha continuato La Ferlita -. Al concerto di Geolier per colpa di alcuni individui il sogno si è interrotto bruscamente e così la bellezza. Senza biglietto e senza pudore ci hanno assaliti, minacciati, spinti e ci sono saliti addosso tanto che ancora oggi, a otto giorni di distanza, ho dolore a una gamba per un colpo subito“.
Concerto di Geolier interrotto a Palermo: si prepara una class action
Il concerto è stato interrotto dopo poco più di mezz’ora: “I motivi sono noti a tutti e non è stato certo per colpa dell’organizzazione, né della sicurezza privata che diligentemente ha evitato di provocare risse; il nostro grazie va alle forze dell’ordine presenti durante l’evento che hanno fatto di tutto per evitare che questi individui non ci dessero la possibilità di fare il nostro lavoro nella consueta normalità e che tutti gioissero di una serata che si stava svolgendo in modo magnifico“.
“Purtroppo per colpa di pochi, una minoranza, si macchia un progetto artistico, un’organizzazione, una città. Palermo e la Sicilia sono una terra meravigliosa dove noi abbiamo scelto di vivere senza abbandonarla mai, come non lasceremo il nostro sogno di continuare a fare musica. Ci dispiace enormemente che per colpa di certi individui, sui quali si stanno facendo indagini attraverso i video prodotti, il pubblico abbia dovuto subire, come noi, un’ingiustizia. L’indomani, malgrado fossimo a pezzi ci siamo rialzati e, con il Comune di Palermo che ci ha sostenuto, con le forze dell’ordine e con tutte le istituzioni che a vario titolo hanno collaborato, siamo andati avanti organizzando il concerto dell’artista Ernia che è stata una festa come era giusto che fosse quando si fa musica“.
Palermo, caos al concerto di Geolier: “Mi dispiace…”
“Adesso ancora andiamo avanti e dopo giorni difficili per tutto il Sud Italia e per la Sicilia siamo a sbracciarci e a lavorare per i prossimi eventi con la consapevolezza di essere nel giusto e la speranza di essere compresi e sostenuti. Grazie a tutti coloro che lavorano affinché un giorno la nostra terra possa essere solo bellissima ed anche ‘loro’ essere migliori.