PALERMO – Una bolletta della luce da 10 milioni di euro, una per l’acqua da 1,8 milioni e una del gas da “appena” 140 mila euro, oltre a 373 mila euro di telefonia fissa. Anche il comune di Palermo, come ogni famiglia o ogni azienda privata, deve fare i conti con il “caro energia” che ha fatto schizzare alle stelle i costi per le forniture: un aumento che, nel caso dell’energia elettrica, nel 2022 è stato del 136% rispetto all’anno precedente quando la spesa si era fermata a poco più di quattro milioni. E’ andata meglio col gas per il quale, invece, l’esborso è crollato del 90%.
Quasi un miliardo di entrate
Numeri e percentuali contenuti nel bilancio consuntivo 2022 approvato dalla giunta guidata dal sindaco Roberto Lagalla e che descrivono, con dovizia di particolari, quanto spende il Comune e come. In totale la voce “uscite” vale 748 milioni di euro, di cui 357 milioni per servizi e 174 milioni (più di un quarto) per il personale, a fronte di entrate per 935 milioni che per un terzo provengono dalle tasse.
Un quarto delle spese per il personale
Palazzo delle Aquile, l’anno scorso, ha speso 2,8 milioni per i suoi amministratori fra indennità e rimborsi, 1,4 milioni di spese condominiali, 1,3 di costi postali, 2,5 milioni per le elezioni Comunali mentre 6,7 milioni sono serviti a saldare gli affitti, 34 milioni sono serviti per i trasferimenti a enti pubblici o per coprire oneri del personale in pensione. In materia di personale si registra una spesa di 174,5 milioni, del 2,6% in meno rispetto al 2021, in cui la parte del leone la fa la voce “stipendi” dei dipendenti a tempo indeterminato.