PALERMO – Una lunga gestazione, ma alla fine l’Ars ha dato vita al Collegato ter con il maxi emendamento che distribuisce una lunga serie di finanziamenti a Comuni e associazioni. Il tabellone finale a Sala d’Ercole segna 32 voti favorevoli e 24 contrari. Prima del voto finale, l’aula ha approvato le modifiche che nell’ultima seduta erano state al centro di un lungo tira e molla tra le forze politiche. Il testo è stato depurato dalla norma ‘salva-ineleggibili, che è stata stralciata e inviata in commissione Affari istituzionali. Seguirà un iter come ddl autonomo, ma saranno necessari ulteriori approfondimenti e la sensazione è che la legge sia finita ormai su un binario morto.
Un elenco dei beneficiari dei contributi
Modifiche anche per quanto riguarda le modalità di assegnazione dei finanziamenti del capitolo Turismo. Scomparsi gli importi di ogni singola misura: al suo posto una tabella con Comuni e associazioni beneficiari. Toccherà all’assessorato gestire il fondo destinato a queste misure. E sarà corsa contro il tempo perché le somme dovranno essere impegnate entro la fine dell’anno. La palla passerà agli uffici dell’assessorato. Sono rimasti inalterati, invece, gli interventi del capitolo Politiche sociali e quelli per le infrastrutture. Il calderone dei finanziamenti tanto contestati vale circa venti milioni di euro.
Lunghe trattative maggioranza-opposizione
La nuova versione del maxi emendamento, la quarta in ordine di tempo, è figlia delle lunghe trattative tra maggioranza e opposizione. “Abbiamo mantenuto un atteggiamento responsabile ma l’impianto complessivo di questa manovrina non ci piace, questi soldi potevano essere spesi meglio”, è stato il senso delle dichiarazioni di diversi deputati delle opposizioni: il capogruppo Pd Michele Catanzaro e i colleghi di partito Dario Safina e Nello Dipasquale, ma anche i Cinquestelle Antonio De Luca e Nuccio Di Paola, così come gli uomini di Sud chiama nord (Cateno De Luca, Ismaele La Vardera e Giuseppe Lombardo). Dalla maggioranza lapidario il commento del capogruppo di FdI Giorgio Assenza: “Dopo avere incassato tutto ciò che c’era da incassare, l’opposizione vota contro: atteggiamento ipocrita e farisaico”. Le reazioni politiche al voto dell’Aula.
L’operazione immobiliare della Regione
Accanto al lungo elenco di mance a Comuni e associazioni, la manovra, che muove risorse per seicento milioni di euro, contiene alcuni provvedimenti considerati centrali dal governo. Ci sono 70 milioni di euro destinati alla riduzione del disavanzo, così come previsto dall’accordo con il governo Meloni, e altri 98 che dovranno tornare a Roma nell’ambito di un ricalcolo nell’attribuzione dei fondi Covid alla Sicilia. Al Fiprs (Fondo immobiliare pubblico Regione Siciliana) 70 milioni per riacquistare gli immobili che la Regione aveva venduto nel 2007, restando però come affittuaria. Con questa mossa il governo punta a tornare in pieno possesso (al momento detiene il 35%) del fondo proprietario degli immobili. Semaforo verde anche l’abolizione della distanza minima degli impianti rifiuti dai centri abitati, norma contestata dal Movimento cinque stelle.
Cinquanta milioni contro il caro-mutui
Tra le norme anche una tranche di 59 milioni di euro in favore del Fondo pensioni della Regione Siciliana. Con questa misura si va a coprire la prima parte del taglio di 118 milioni di euro scritto nella legge di stabilità che verrà approvata in Giunta mercoledì. Aumenta di dieci milioni il fondo destinato all’abbattimento degli interessi sui mutui per la prima casa, che passa da 40 a 50 milioni di euro, mentre altri 12 milioni andranno all’Irfis. Per il rinnovo del Contratto collettivo dei dipendenti regionali si stanziano 10,7 milioni di euro. Per 133 Pip, inoltre, ci sarà la possibilità di lasciare il bacino di precariato grazie a un emendamento da 4,1 milioni di euro. L’estensione oraria dei lavoratori Asu, invece, pesa per 1,8 milioni di euro ma su questo punto sono in tanti a chiedere al governo di trovare in Finanziaria le risorse per la stabilizzazione. Su questo punto il capogruppo della Dc Carmelo Pace, in sede dichiarazione di voto, ha chiesto un impegno formale all’assessore all’Economia Marco Falcone.
Otto milioni alle cantine sociali
La manovra prevede anche l’erogazione della quarta trimestralità dei trasferimenti regionali ai Comuni entro la fine dell’anno. Otto milioni di euro andranno alle cantine sociali e 3,8 al Consorzio di bonifica di Siracusa per la copertura di alcuni debiti derivanti da una condanna esecutiva che aveva causato il blocco di tutte le spese, compresa quella per gli stipendi. Per la riqualificazione e la riclassificazione del personale dell’Ente di sviluppo agricolo (Esa), infine, sono destinate risorse pari a un milione e duecentomila euro.