PALERMO – Di un’altra vita tragicamente conclusa, a diciassette anni, restano, oltre alla ferita atroce della separazione, l’amore che l’ha accompagnata e le parole che la descrivono con affetto. “Simone era un talento, sarebbe arrivato ai vertici della boxe”. Purtroppo, Simone Glorioso, la seconda vittima dell’incidente di viale Regione, ha chiuso gli occhi, dopo giorni di lotta e di speranza. Ieri, la notizia della morte cerebrale. Le parole sono quelle di Gaetano D’Alessandro, un maestro noto nell’ambiente. Non era l’allenatore del giovanissimo pugile, ma lo conosceva e lo stimava.
“Simone – dice D’Alessandro – era seguito da un ottimo maestro, Paolo Di Stefano, che gli ha insegnato tutto. Il ragazzo aveva già ottenuto splendidi risultati nella disciplina. Sì, era un vero talento. Lui, secondo me, sarebbe arrivato in cima”. Il diciassettenne sembrava un predestinato. Nella categoria 57 kg era stato recentemente convocato in Nazionale per un allenamento al centro sportivo dell’Esercito a Roma. L’anno prima – ricorda l’Ansa – nella categoria 54 kg aveva conquistato il titolo italiano. Un campioncino in erba con un avvenire tracciato, dalla volontà, dal sudore e dall’impegno.
Il tragico incidente
Due giovani la mattina del 24 dicembre sono stati coinvolti in un terribile schianto nei pressi di viale Lazio. Per Michelangelo Aruta, 22 anni, non c’è stato niente da fare. Tanti hanno sperato che l’altro potesse sopravvivere. Invano. “Siamo sconvolti – continua il maestro Gaetano -, per tutti e due i ragazzi. Simone lo conoscevamo, era un tipo a posto, allegro, amava divertirsi. In altre e differenti situazioni, che non sono certo quella di cui stiamo parlando, il pugilato salva i ragazzi dalla strada e trasmette valori educativi. Serve per tutto, non solo sul ring. Io, almeno, lavoro così, cercando di insegnare le cose importanti. Tutti possono fare a cazzotti, ma la boxe non c’entra niente…”.
Il cordoglio sui social
Proprio l’Asd Pugilistica D’Alessandro ha pubblicato un post commosso su Facebook: “La Nostra Asd – si legge – porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Simone Glorioso e al maestro Paolo Di Stefano. Notizie che non avremmo mai voluto ricevere”. I messaggi di cordoglio riempiono il profilo di un giovane innamorato della vita, accanto ai segni di una passione sportiva e all’impronta di sentimenti che sono fortissimi in qualunque età. Lo stesso Simone aveva condiviso, in diverse occasioni, dei pensieri social per un fraterno amico, ucciso da un altro, terribile, incidente. Ora, le lacrime, il dolore e la tenerezza della memoria sono rivolti a lui.