PALERMO – Una palermitana si ritrova tra i vincitori di un bando, indetto per incentivare il rientro di giovani talenti in Italia. Ma non in Sicilia. A finanziare il suo progetto, con sessantamila euro a fondo perduto, è stato infatti il comune di Milano.
Ha lasciato l’Isola quando aveva 18 anni, appena diplomata. Dopo aver conseguito una laurea triennale in Scienze politiche e relazioni internazionali alla Luiss di Roma, Giulia Serio si è trasferita a Parigi per un master in Economia politica. Ha lavorato per l’ambasciata americana durante il G8 e per un centro di ricerca a Bruxelles.
Della Sicilia non si era dimenticata: “Avevo individuato un bando che poteva fare al caso mio – spiega la ragazza – che finanziava la formazione dei siciliani che si trovavano all’estero. Anche quando hai i soldi e la volontà non ci sono le risorse umane: i criteri erano troppo restrittivi, sono stata tagliata fuori perché tra i requisiti era richiesta una laurea quinquennale italiana. E come me tanti altri giovani siciliani sono rimasti fuori per motivi come questo. Poi non ho trovato mai le condizioni che volevo: non ho mai accettato di essere presentata da qualcuno, l’ho sempre fatto da sola con la mia esperienza personale”.
A villa Reale, a Milano, è avvenuta la premiazione alla presenza del sindaco Giuliano Pisapia. Il progetto di Giulia Serio e Alessandro Casarotti, di Cremona si è aggiudicato il premio più importante del bando “Welcome business” promosso dal comune e dalla camera di commercio della città meneghina. “Abbiamo vinto un bando aperto che guardava alle idee – dice la Serio – Sono orgogliosa e felice che qualcuno abbia scommesso su di noi. Abbiamo solo 23 e 26 anni, mentre l’età media degli altri vincitori è di 37”. E l’idea che l’ha premiata si chiama Cube, una piattaforma web che si propone come promotrice di nuovi canali di accesso per i giovani neolaureati al mondo del lavoro e realizza nuove possibilità di collaborazione tra gli attori profit e no-profit.
Ma la Sicilia? “La speranza di tornare a casa c’è sempre, anche perché in Sicilia ci sono molte risorse che chiedono di essere sfruttate al meglio. Oggi però il comune di Milano ci accoglie con assessori, associazioni e imprese che vogliono investire. In Sicilia dove sono?”.