Altavilla Milicia, choc per la strage: "Non ci saranno funerali cattolici"

Altavilla Milicia, choc per la strage: “Non ci saranno funerali cattolici”

Il massacro di una famiglia. Le parole del parroco
DON SALVO PRIOLA
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2 min di lettura

PALERMO- “Siamo sconvolti, come se fosse precipitato un asteroide e avesse raso al suolo la città”.

Don Salvo Priola, parroco e rettore della Basilica Madonna della Milicia, è un sacerdote che cerca sempre di regalare il sorriso, anche nella tempesta più aspra. Con la sua comunità ha affrontato coraggiosamente la pandemia Covid. Ha dato da mangiare agli affamati. Ha accolto chi non aveva niente. E si continua a operare in un cammino generoso di fede. Ma quei corpi trucidati, in un cono d’ombra che ha le sembianze di una mostruosa allucinazione collettiva, vanno oltre il limite. La notizia del possibile coinvolgimento della figlia diciassettenne di Giovanni Barreca nello sterminio della sua famiglia è sale sparso sopra una ferita fresca.

Don Salvo, questo orrore non sembra finire mai.
“No, è l’asteroide che piomba sulle persone, dicevo. Qualcosa che non puoi aspettarti, che non puoi capire, che sembra di un altro mondo. Un elemento voglio sottolineare con forza”.

Prego.
“Noi non lasciamo fuori nessuno e quella famiglia non era abbandonata. Sbaglia chi la pensa così. Abbiamo conosciuto Antonella, la mamma, una signora di un garbo e di una gentilezza rari che dispensava sorrisi. Ecco, quei sorrisi, forse, non ci hanno permesso di comprendere cosa c’era dietro”.

Lei e la sua comunità siete sempre in mezzo alla gente.
“Sì, ci occupiamo dei bisogni materiali e spirituali. Lo abbiamo fatto, con impegno, durante il Covid. Abbiamo un centro di ascolto aperto a tutti”.

Dove nasce, secondo lei, una simile tragedia?
“Lo spirito del male ha agito con quella lucidità demoniaca che porta alcuni, nella propria personale responsabilità, ad atti veramente disumani. Siamo tutti addolorati e frastornati”.

Quando saranno celebrati i funerali?
“Non ci saranno funerali cattolici”.

Perché?
“Per una questione di rispetto. Le vittime, come è noto, erano appartenenti alla comunità evangelica. Noi condivideremo il dolore e la speranza con un momento di saluto, di preghiera e canto. Pregheremo insieme”.

Altavilla Milicia come sta reagendo?
“La nostra Quaresima, come ho detto durante una veglia, è cominciata in anticipo. Ma verrà il tempo della resurrezione”.


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