Strage di Altavilla: un mese di orrore, la figlia 17enne coinvolta nei riti - Live Sicilia

Strage di Altavilla: un mese di orrore, la figlia 17enne coinvolta nei riti

La sorella di Kevin ed Emanuel indagata per omicidio. Avrebbe partecipato alle torture

BAGHERIA (PALERMO) – Un rituale durato un mese. Prima l’esorcismo, poi le torture, infine la morte. L’ultima fase, quella segnata delle sevizie, è andata avanti per una settimana nella villetta di Altavilla Milicia. Anche la figlia 17enne di Giovanni Barreca e Antonella Salamone è indagata per omicidio. Il procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio ha inviato gli atti alla procura per i minorenni che ha aperto un fascicolo. “Mi sono ritrovato davanti la scena più toccante della mia carriera professionale – spiega Cartosio – di fronte ai corpi martoriati in quelle condizioni non si può rimanere senza emozioni”.

Il procuratore convoca una conferenza stampa alla compagnia dei carabinieri di Bagheria per ricostruire la vicenda che ha sconvolto l’opinione pubblica. Presenti il comandante provinciale dei carabinieri Luciano Magrini, quello del gruppo di Monreale Giulio Modesti, della compagnia di Bagheria Francesco Battaglia e i sostituti procuratori di Termini Imerese Manfredi Lanza e Chiara Salerno.

La figlia coinvolta nelle torture

È stata un’escalation di follia. La famiglia Barreca da anni vive un “delirio mistico collettivo sfociato nel fanatismo religioso”. Barreca ne è il promotore. Ha coinvolto e plagiato l’intera famiglia, soprattutto i figli. Tutti hanno partecipato al rito, solo la madre sembrerebbe essersi opposta all’assassinio dei figli. Probabilmente è per questo che Antonella Salamone è stata uccisa fra giovedì e venerdì scorsi per prima e i resti bruciati in giardino. I figli Kevin ed Emanuel sono stati torturati ma hanno contribuito al rito con gesti autolesionistici. Vi avrebbe partecipato anche la figlia diciassettenne. Non è il solo capitolo ancora aperto. Alla domanda se altre persone possano avere contribuito con Il fanatismo religioso all’escalation di violenza, il procuratore Cartosio risponde: “Forse sì”. Si scava dunque nei gruppi di preghiera e nei contatti social dei tre arrestati.

Nella famiglia Barreca erano tutti convinti che ci fossero i demoni in casa e che i ragazzi fossero posseduti da Satana. A guidare la macchina dell’orrore sarebbero stati Massimo Carandente e Sabrina Fina. Si sono conosciuti frequentando l’ambiente della chiesa evangelica ma poi ne sono fuoriusciti, creando un autonomo gruppo di preghiera. I primi approcci sarebbero avvenuti via social. A gennaio la situazione è precipitata. Sono passati dalle preghiere agli esorcismi e ai riti di liberazione. La frequentazione è diventata quotidiana.

Il procuratore: “Fidatevi della magistratura”

Il procuratore Cartosio lancia un appello soprattutto ai giovani: “Fidatevi della magistratura e delle forze dell’ordine. Capisco che è difficile e complicato fare emergere queste cose ma il silenzio alle volte può essere la propria condanna a morte. Siamo in grado di aiutarvi”. il riferimento non è soltanto alla tragica vicenda di Altavilla ma anche ad altre indagini in cui sono emersi episodi di abusi sessuali nei confronti di ragazzini, anche ad opera di uomini della chiesa.

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