CATANIA – Le potenzialità di sviluppo dei flussi di merci nell’area Sud Est Sicilia, con particolare attenzione al vettore cargo, e l’importanza di investimenti nel sistema intermodale del territorio siciliano sono stati i temi al centro del convegno che si è tenuto oggi a Catania presso la Camera di Commercio del Sud Est della Sicilia.
L’evento, organizzato in collaborazione con l’Università di Catania e la Camera di Commercio, ha rappresentato un momento fondamentale di confronto per esplorare le opportunità di crescita e sviluppo del settore logistico nella Regione.
I partecipanti
Il convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e professionisti del settore, tra cui Maria Rita Schembari, Sindaco di Comiso, Antonino Belcuore, Commissario Straordinario Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, Nico Torrisi, Amministratore Delegato S.A.C. SpA, Marco Romano, Professore ordinario di Logistica Distributiva e Omnicanalità, Ivo Blandina, Presidente Uniontrasporti, Carlo De Ruvo, Presidente Confetra, Antonio Perdichizzi, Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Catania, Gennaro Scarfiglieri, C.E.O. Poste Air Cargo e Sandro Gambuzza, Vicepresidente Confagricoltura e Consigliere SAC. A chiudere i lavori Edy Tamajo, Assessore delle attività produttive, Regione Siciliana.
Progetto “Comiso cargo”
“Lo sviluppo dell’area cargo a Comiso resta una priorità per il governo Schifani in materia aeroportuale” ha ribadito l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. “Come è noto – ha aggiunto l’assessore – le somme per realizzare il progetto “Comiso cargo” e per migliorare la rete di accesso all’aeroporto saranno inserite nell’accordo sulla programmazione del Fondo di coesione e sviluppo 2021- 2027, un’occasione da non perdere per lo sviluppo di un settore necessario per la nostra Isola e per le imprese presenti sul territorio. Negli ultimi anni, il segmento cargo si è rivelato resiliente dimostrandosi insostituibile anche nei periodi più difficili della pandemia. Rispetto al fabbisogno di infrastrutture di servizio dedicate alle merci, – conclude Tamajo – emerge però l’esigenza di una ricognizione generalizzata e di una verifica di coerenza degli attuali programmi di investimento delle gestioni aeroportuali in modo da potere sviluppare un sistema al servizio di tutto il Mezzogiorno”.
“Lo scalo di Comiso ha a disposizione degli spazi ex-Nato da poter sfruttare che si offrono quasi naturalmente a essere hub della logistica. Entro i primi mesi del 2025 grazie al finanziamento della Regione, l’ufficio merci potrà vedere la luce e supportare la nostra imprenditoria fatta di tanti giovani che hanno investito tanto e sono diventati un fiore all’occhiello del territorio. Questi stessi imprenditori non vedono l’ora dimostrare cosa saranno in grado di fare per il territorio con le strutture e le infrastrutture adeguate”, ha dichiarato Maria Rita Schembari, Sindaco di Comiso.
Hub del Mediterraneo
“Il progetto per fare di Comiso un centro cargo porterà un risultato notevole nel medio-lungo periodo che potenzierà anche la rete commerciale e l’area del porto di Ragusa – che si prepara insieme a tutto il sud-est della Sicilia – a diventare centro logistica del Mediterraneo”, ha dichiarato Antonino Belcuore, Commissario Camera di Commercio Sud Est Sicilia. “Noi come Camera di Commercio del Sud Est Sicilia siamo impegnati in prima linea, soprattutto perché Comiso rappresenta un pezzo centrale del sistema aeroportuale unico Catania-Comiso del sud est dell’isola. Prendiamo anche atto, con grande fiducia, dell’impegno portato avanti dalla Regione e dal Presidente Schifani che sta continuando a spendersi per supportare la realizzazione del progetto come aveva annunciato in tempi di campagna elettorale”.
“L’aeroporto di Comiso, parte integrante dell’hub del Mediterraneo, riveste un’importanza fondamentale per noi e per l’ENAC, che lo identifica come un nodo strategico. Il nostro obiettivo non è solo quello di sviluppare un aeroporto cargo, ma di promuovere parallelamente il trasporto civile e merci. Per raggiungere tale obiettivo, è essenziale adottare il concetto di intermodalità, ovvero trasportare merci su diverse reti, il che richiede un impegno concomitante a livello nazionale per lo sviluppo delle reti stradali e autostradali. Il Presidente Schifani si è personalmente impegnato a finanziare l’iniziativa tramite i fondi FSC con oltre 20 milioni di euro nel settore cargo e altrettanti nel settore commerciale. Gli aeroporti rappresentano il futuro della nostra regione e siamo fiduciosi che il progetto possa essere realizzato nel più breve tempo possibile”, ha dichiarato Nico Torrisi, Amministratore Delegato di SAC.
“Il progetto dell’hub cargo a Comiso non deve essere un’occasione mancata per la Sicilia e per l’area Sud Est della Regione. Ringrazio il Commissario Belcuore e Poste Air Cargo per aver deciso di investire sul nostro territorio. Hanno finanziato un’iniziativa di ricerca che senza il loro supporto non sarebbe stato possibile portare avanti“, ha affermato Marco Romano, Professore dell’Università di Catania e Vicepresidente di SAC. “Investire in Sicilia e nelle infrastrutture significa sviluppare un sistema di trasporti intermodale: non solo air cargo ma anche trasporto su gomma. Importante anche per alimentare il nostro tessuto imprenditoriale di piccole, micro e medie imprese che fanno da forza di coesione del territorio e liberare l’alto potenziale dell’aerea ragusana”.
“Gli approfondimenti dello studio condotto dal professore Marco Romano, che ringrazio insieme all’università e alla Camera di Commercio di Catania, confermano che c’è un’area ad alto potenziale per lo sviluppo di sinergie tra l’azienda e le realtà locali che potrebbero beneficiare del nostro trasporto cargo nell’area Sud Est dell’Isola. Nei prossimi mesi proseguiremo il dialogo per l’implementazione di servizi e offerte su misura per questo territorio, a supporto di tutto il tessuto produttivo del Paese”, ha affermato Gennaro Scarfiglieri, Amministratore Delegato Poste Air Cargo compagnia del Gruppo Poste Italiane.
“L’analisi presentata dal professor Romano mostra il grande potenziale e i benefici per il nostro tessuto di imprese e per l’export agroalimentare, fiore all’occhiello del Sud Est della nostra Regione. Allo stesso tempo, serve una strategia attenta che tenga conto degli scenari e dei possibili equilibri internazionali mutevoli: poter raggiungere nuovi territori significa aprire nuove opportunità per il nostro export, ma anche potenziali competitor sul fronte del mercato interno”, ha sottolineato Sandro Gambuzza, Vicepresidente Confagricoltura e Consigliere di SAC. “È chiaro quindi che l’area cargo rimane una grande opportunità di investimento da seguire con una strategia precisa che promuova e tuteli il nostro tessuto imprenditoriale e produttivo”