Palermo, nuovo centro commerciale: "Mandate via il dirigente"

Il centro commerciale sui terreni dei Graviano: “Via il dirigente comunale”

I contatti con Mimmo Russo. Due consigliere ne chiedono la rimozione

PALERMO – Il tema del centro commerciale svelato dalle indagini resta caldo. Una richiesta è stata inviata via Pec al sindaco di Palermo Roberto Lagalla, al segretario generale del Comune Raimondo Liotta e alla Procura della Repubblica.

I consiglieri Giulia Argiroffi e Ugo Forello chiedono un’ispezione e la rimozione immediata del dirigente comunale Sergio Maneri.

Il caso nasce dall’inchiesta che ha portato all’arresto di Mimmo Russo ed è legato all’affare, mai realizzato, di costruire un nuovo centro commerciale a Brancaccio. Tra il 2018 e il 2020 una società tentò di ottenere il via libera. Fu stoppato una prima volta e ci riprovò senza successo.

Mimmo Russo e il dirigente

Il terreno agricolo non poteva diventare edificabile. In mezzo però ci fu l’attivismo di Mimmo Russo e di Achille e Giuseppe Andò, pure loro coinvolti nell’inchiesta (il padre Achille, faccendiere e massone, è finito agli arresti domiciliari).

Dagli atti dell’inchiesta salta fuori il nome di Sergio Maneri (che non risulta ufficialmente indagato) capo area della Pianificazione urbanistica. “Sarebbe stato persona vicina e disponibile con i signori Giuseppe e Achille Andò – scrivono Argiroffi e Forello -, consulenti di imprese interessate alla realizzazione di attività commerciali, di speculazione e produttive nell’area del Forum di Palermo”.

“Atto riservati”

Ed ancora: “I rapporti fra Sergio Maneri e Mimmo Russo hanno certamente travalicato le
legittime relazioni istituzionali
tra un dirigente apicale e un consigliere comunale”.

Maneri condivise con il consigliere arrestato alcuni giorni fa “atti destinati a restare relegati nella sfera interna del soggetto che li ha elaborati, essendo bozze, brogliacci o minute che non potevano considerarsi quali atti amministrativi a cui possono avare accesso i consiglieri comunali”.

La bozza e l’incontro

Il riferimento è ad una bozza di documento redatta dai privati interessati alla speculazione edilizia che Russo (allora presidente della Commissione urbanistica) fece avere a Maneri prima di protocollarla nell’ottobre 2021.

Nella nota degli uffici comunali si dava atto della nuova richiesta delle società (Building Plot I srl e Building Plot II srl), glissando sulla netta bocciatura della precedente. Al contrario, “mostrando disponibilità a prendere in considerazione proposte di variante al Prg esistente con la falsa scusa che si trattasse solamente di anticipare una decisione già presa dal Consiglio comunale”.

Secondo la Procura di Palermo, “il dirigente comunale appariva prono ai voleri del presidente della commissione urbanista…”. I due si sono incontrati. “TI faccio vedere la nota…”, disse Maneri.

“Dirigente da rimuovere”

“Il dirigente non avrebbe assunto una posizione di terzietà e di tutela dell’interesse pubblico”, scrivono Argiroffi e Forello nella Pec in cui ne chiedono la rimozione. Il nuovo centro commerciale restò un tentativo di speculazione nella zona di fondo Bagnasco, in prossimità della rotonda di via Oreto, tra il parco di Maredolce ed il quartiere Brancaccio.

Ci fu un secondo tentativo da parre di un’altra società di costruire il centro commerciale su una grande area di cui 4.380 metri quadrati erano stati comprati nel 2018 da Nunzia Graviano, sorella dei boss stragisti. Gli uffici comunali e la giunta Orlando bocciarono il progetto.


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