PALERMO – Il fatto non costituisce reato. R.C, è stato assolto dall’accusa di truffa e sostituzione di persona. Tutta colpa di un contratto telefonico. L’utenza la usava l’imputato, ma risultava sottoscritto con l’identità di un’altra persona.
![contratto telefonico](https://livesicilia.it/wp-content/uploads/2021/12/sarpi-luciano.jpg?w=1200)
L’avvocato della difesa, Luciano Maria Sarpi, ha ribaltato la prospettiva. È stato chiesto il documento di identità al momento della sottoscrizione e dopo la conversazione con un addetto al call center? È stata registrata la conversazione? Per entrambe le domande la risposta è no.
Da qui l’assoluzione a fronte di una richiesta di condanna a sei mesi di carcere.