SANTA MARIA DI LICODIA (CATANIA) – Due bambini azzannati, che fortunatamente non sono in gravi condizioni perché il cane è poi scappato, e la preoccupazione di una città intera. È ciò che sta accadendo a Santa Maria di Licodia, dove il sindaco Giovanni Buttò è stato costretto a intervenire per via di un rottweiler estremamente pericoloso.
“Invitiamo le persone a stare attente in contrada Loco Aranci, ma anche a Schettino, lungo la strada statale 121 al confine con Paternò – afferma il sindaco -. Questo cane di grossa stazza si aggira in zona. E l’altro invito, importantissimo, è di avvertirci immediatamente qualora fosse avvistato”. La prima aggressione sarebbe avvenuta in territorio di Paternò.
Il rischio
In queste ore è caccia all’animale, perché si teme che possa far del male ad altri esseri umani e che la situazione, per il momento non gravissima, possa sfociare in episodi più pesanti. “Sono stato immediatamente avvertito da un veterinario – spiega ancora il primo cittadino – e abbiamo subito emesso l’ordinanza”.
“Non è chiaro chi sia il proprietario del cane, né possiamo essere certi che si tratti di un cane regolarmente microchippato – prosegue Buttò -. Quel che è certo è che siamo in condizione di intervenire immediatamente, se ci arriva una segnalazione”.
Il primo episodio
Nell’ordinanza ha messo nero su bianco che si tratta di un cane pericoloso di grossa taglia di razza, “un rottweiler di colore nero con focature marroni. Il primo episodio è avvenuto il 17 luglio, il secondo l’altro ieri, martedì 23, sempre in contrada Loco Aranci, Fargione.
Infine l’ordine a “chiunque avvisti o venga a conoscenza della presenza del suddetto cane, di farne immediata comunicazione al Comando di Polizia Municipale e a qualsiasi altro Comando delle forze di Polizia”. Il numero da chiamare è lo 0957980011.
Casi che si ripetono. Meno fortunata dei due ragazzini di Santa Maria e di Paternò è stata una ragazzina di 9 anni a Leonforte, in provincia di Enna, che è stata azzannata e ferita da un cane di grossa taglia alcune settimane fa.