FIRENZE – Cosimo D’Amato, il pescatore siciliano accusato di aver fornito l’esplosivo per gli attentati mafiosi compiuti fra il 1992 e il 1994 a Firenze, Roma e Milano, chiederà di essere giudicato con rito abbreviato. Lo ha annunciato il suo difensore, l’avvocato Corrado Sinatra. D’Amato è in carcere dal 12 novembre. E’ stato arrestato dalla Dia di Firenze su ordinanza di custodia cautelare della Dda. A dicembre per D’Amato i magistrati avevano firmato la richiesta di giudizio immediato: l’udienza in corte d’assise era stata fissata per il 30 aprile.
Adesso il tribunale dovrà decidere se confermare la data o se fissarne una diversa per il rito abbreviato, che si celebrerà davanti al gup. In base a quanto ricostruito nell’inchiesta – coordinata dal procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi e dai sostituti Alessandro Crini e Giuseppe Nicolosi -, D’Amato, cugino di Cosimo Lo Nigro, recuperava l’esplosivo dagli ordigni finiti in mare nella Seconda guerra mondiale. Per farlo avrebbe utilizzato l’imbarcazione con cui svolgeva il lavoro di pescatore.