Adolescenza, è crisi anche per i genitori: come affrontarla

Adolescenza, è crisi anche per i genitori: come affrontarla

Una fase della crescita che coinvolge tutta la famiglia
IL PARERE DELLA PSICOLOGA
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“Se è vero che un adolescente che sta vivendo questa sua fase di crescita è un soggetto “in crisi”, è altrettanto vero che lo sono anche i suoi genitori“.

Anch’essi si ritrovano infatti ad affrontare molto da vicino le “turbolenze” legate ai cambiamenti che riguardano i propri figli, e a gestire “dinamiche relazionali nuove” che hanno bisogno di modificarsi ed adattarsi continuamente, di conseguenza ai mutamenti che si verificano in questa fase.

Ridefinizione dei rapporti familiari

L’adolescenza avvia infatti alla ridefinizione dei rapporti all’interno del nucleo familiare, con un’inevitabile rottura degli equilibri precedentemente raggiunti. E questo, come ogni importante cambiamento che mette in discussione gli assetti giá conosciuti e rassicuranti, crea di certo grandi destabilizzazioni ed un forte senso di smarrimento.

“Non ti riconosco piú!”

Inoltre, essendo l’adolescenza una fase di transizione caratterizzata da rapide evoluzioni fisiche emotive e psicologiche dei figli, porta spesso ad uno “scollamento” rispetto alla visione che i genitori avevano di loro fino a quel momento, facendo sperimentare in alcuni casi persino un “senso di estraneità” nei confronti dei propri figli.

Questo può generare disorientamento ed incertezze nei genitori che si ritrovano cosí a dover “ridefinire il proprio ruolo” all’interno della famiglia e a “modificare l’approccio” nei confronti dei propri figli, che in alcuni momenti quasi non riconoscono piú!

Genitori in crisi

Le trasformazioni dei figli richiedono dunque degli inevitabili cambiamenti anche nei genitori, che si dovranno “adattare” alle dinamiche di questa complessa quanto delicata fase di sviluppo, affinché possa essere gestita nel migliore dei modi.

Tutto ciò può essere vissuto come una “vera e propria crisi personale”, che è necessario che venga affrontata e superata a partire innanzitutto dalla presa di consapevolezza che tutti questi “scompigli” che si verificano durante l’adolescenza sono “inevitabili e soprattutto necessari affinché i figli acquisiscano una sempre maggiore autonomia ed indipendenza”

Un adeguato supporto genitoriale

È importante farsi forti e resistere alle “perturbazioni” che questo passaggio comporta, in quanto il ruolo dei genitori in questo particolare momento è importante più che mai. 

Un adeguato supporto genitoriale è infatti fondamentale per “promuovere lo sviluppo dei propri figli ed un loro sano avanzamento lungo il percorso di crescita”.

Nonostante il loro forte desiderio di autonomia, per gli adolescenti è fondamentale fare l’ingresso nel mondo adulto a partire proprio da quelle sicurezze che solo i genitori possono dare e che quindi, proprio in questo momento, non possono venir meno.

Ma come affrontare dunque gli effetti di questa “crisi” che interessa diversi aspetti della relazione genitori-figli adolescenti?

Mantenere aperti i canali di comunicazione con i propri figli in questo periodo è molto difficoltoso, in quanto i diversi punti di vista quasi mai permettono un confronto positivo. A ciò bisogna aggiungere la ricerca di una maggiore indipendenza dei giovani e la conseguente presa di distanza dalle figure genitoriali. 

Così è molto frequente che gli adolescenti oscillino tra silenzi e chiusure da una parte, ed atteggiamenti insolenti e provocatori dell’altra.

Ecco che allora il compito dei genitori è quello di provare a favorire e mantenere un dialogo che possa essere aperto e non giudicante, e che soprattutto possa comprendere i bisogni dei propri figli senza imporre le proprie aspettative, cosí da consentire loro di potersi esprimere in maniera libera e senza alcun timore.

Lasciare spazio

Lasciare loro spazio, a cominciare da quello di espressione, è molto importante per “promuovere l’indipendenza”, favorendo anche delle prese di decisioni autonome ed accettando e rispettando delle opinioni e dei modi di vedere diversi dai propri, che possono anche non essere pienamente condivisi, ma ai quali bisogna comunque “concedere uno spazio di ascolto”.

La dinamica “bisogno di autonomia dei giovani/controllo da parte dei genitori” è quella che principalmente riguarda questa fase e che, se non saputa gestire col giusto equilibrio, può comportare o un eccesso di oppositivitá dei figli quando il controllo è troppo eccessivo, o l’esposizione precoce a rischi quando la concessione di autonomia è troppa e troppo precoce.

Essere flessibili

In questa fase di crescita la “flessibilità dei genitori” è molto importante poiché i ragazzi sono soprattutto impegnati a cercare di affermare una propria indipendenza; risulta quindi fondamentale trovare un certo equilibrio tra lo stabilire e fare rispettare certe regole, ed il permettere ai propri figli di avere una certa autonomia.

Durante l’adolescenza le regole, i limiti, i divieti sono piú che mai importanti, ma invece di venire imposti rigidamente dai genitori, bisognerá che questi ultimi “negozino” su alcuni aspetti, “mettendosi in discussione” e prendendo in considerazione la necessità di poter “scendere a compromessi”, bilanciando in maniera adeguata le esigenze dei figli e le proprie preoccupazioni.

Non scoraggiarsi!

In questo periodo complesso di grandi cambiamenti e di audaci sfide è molto probabile che i genitori si sentino “frustrati e scoraggiati”, poiché  fondamentalmente impreparati a gestire tutto ció.

Ma mai come adesso il loro ruolo è cruciale: un ambiente familiare che offre supporto emotivo, comprensione ed accettazione risulta fondamentale per attutire e mitigare tutti gli “stress” che gli adolescenti affrontano per via delle pressioni scolastiche, sociali e personali tipiche di questo delicato momento di passaggio.

Solo riuscendo a resistere alle “onde d’urto” di questa fase critica si potrá favorire un rapporto con i propri figli che possa essere il risultato di un “equilibrio” tra incoraggiamento all’autonomia e all’indipendenza da una parte e contenimento, guida e supporto adeguati dall’altra, affinché i giovani possano non sentirsi abbandonati in questa complicata “terra di mezzo” che è l’adolescenza…

[La dott.ssa Pamela Cantarella è una Psicologa Clinica iscritta all’Ordine Regione Sicilia (n.11259-A), in formazione presso Scuola di Psicoterapia ad orientamento Sistemico-Relazionale]


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