Test di ingresso a Medicina, la decisione del Consiglio di Stato

Test di ingresso a Medicina, la decisione del Consiglio di Stato

Cosa dicono i giudici sul punteggio "equalizzato"

PALERMO – Il Consiglio di Stato ribalta il verdetto del Tar del Lazio che aveva demolito i test di ingresso a Medicina, Odontoiatria e Veterinaria per l’anno accademico 2023-2024.

Il punteggio “equalizzato”

La graduatoria è nazionale, dunque il ricorso era stato presentato anche corso gli Atenei siciliani. Viene “riabilitato” il criterio di attribuzione del punteggio cosiddetto “equalizzato”.

Il Tribunale amministrativo regionale lo aveva bocciato dando ragione a uno studente ritenendo che non garantisse una valutazione omogenea delle prove e dunque una selezione dei concorrenti secondo criteri di merito.

Ricorso e pronunciamento dei giudici

Il ministero dell’Università e della ricerca aveva, però, deciso di non cambiare idea e lo studente ha fatto ricorso al Consiglio di Stato perché non era stata disposto la sua ammissione ai corsi di laurea in sovrannumero e neppure ordinata la ripetizione della prova.

I giudici gli hanno dato torto. “Il descritto meccanismo di attribuzione dei punteggi si pone in coerenza con i canoni di par condicio e di selezione imparziale e di stampo meritocratico”, si legge nella sentenza.

Ed ancora: “Il coefficiente di equalizzazione è il perno su cui poggia il riequilibrio della posizione di ogni concorrente e la sua razionalità rimonta al criterio di carattere statistico attraverso cui è stato misurato il grado di difficoltà di ciascun quesito”.


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