Militello, l'incendio agli impianti Kalat: "Intervenga l'antimafia"

L’incendio agli impianti Kalat: “Intervenga l’antimafia”

Burtone (Pd): "Rogo inquietante", le parole dei sindacati

MILITELLO IN VAL DI CATANIA (CATANIA) – “Gravissimo e inquietante quanto accaduto la notte scorsa al consorzio Kalat. Un incendio si è sviluppato danneggiando seriamente le strutture, le stesse già interessate precedentemente da un episodio simile. Il tema rifiuti è un tema sensibile e vogliamo che venga fatta chiarezza. Non può cadere sotto silenzio quanto accaduto. E farò in modo che se ne occupi anche la commissione regionale antimafia”.

Lo scrive su Facebook il sindaco di Militello in Val di Catania e deputato regionale del Pd, Giovanni Burtone, pubblicando delle foto del rogo, che è stato già domato dei vigili del fuoco. I lavoratori della struttura, danneggiata gravemente da un incendio tre anni fa, sono da allora in Cassa integrazione, che scadrà a fine anno.

I sindacati

Solidarietà ai lavoratori di Kalat ambiente, impianto dove la notte scorsa è divampato un incendio nell’area del compostaggio, è stata espressa da Cgil e Funzione pubblica Sicilia e da Cgil e Fp di Caltagirone che, con i loro rappresentanti erano convocati oggi per affrontare la situazione dei 37 lavoratori della struttura, danneggiata gravemente da un altro rogo tre anni fa, che sono da allora in Cassa integrazione e che scadrà a fine anno.

“Un’altra tegola sull’impianto – affermano in una nota i sindacati – mentre ancora si attende l’avvio dei lavori per la ricostruzione di quanto è andato in fumo tre anni fa”. Nell’incontro a Palazzo Minoriti, a Catania, i rappresentanti di Cgil e Fp hanno “chiesto notizie sull’avvio della ricostruzione, che la Regione ha finanziato con un decreto del 26 settembre” e “sollecitato al Prefetto un intervento su assessorato regionale e ministero del lavoro per la proroga della cassa integrazione per i 37 lavoratori, in scadenza il 31 dicembre”. 

Concetta Raia: “Non c’è pace”

“Non c’è pace per Kalat e per i tanti lavoratori occupati nella struttura. Mi sconvolge il fatto che tantissimi padri di famiglia del territorio resteranno senza lavoro e senza ammortizzatori per tanto tempo ancora. Si accertino velocemente le responsabilità e sopratutto si dia una risposta immediata ai lavoratori trovando una soluzione lavorativa fino a quando la struttura non torni funzionante.

Una risposta immediata deve venire dal governo della regione siciliana perche se è vero che erano state individuate risorse per la ricostruzione dell’impianto del precedente incendio è anche vero che a tutt’oggi non vi erano soluzioni per le decine di lavoratori visto che dicembre si avvicina e gli ammortizzatori sociali purtroppo non si possono più prorogare.

A questo si aggiunge l’altro incendio quindi la soluzione deve essere trovata per tutte le maestranze che altrimenti rischiano lo stipendio e poi il lavoro , ma la cosa che non deve accadere è che si perda tempo nel trovare soluzioni per la ricostruzione di questo impianto perché altrimenti a perdere sarà non solo il
Territorio ma anche la prospettiva di un Lavoro dignitoso per decine di persone nel comprensorio calatino”.


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