Sud chiama Nord, Cateno De Luca contro La Vardera e Di Paola

De Luca striglia La Vardera e sfida Di Paola: “Senza Grillo siete niente…”

Rapporti a zero con la ex Iena: "Pensa solo alla sua immagine"
SUD CHIAMA NORD
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PALERMO – Un colpo all’interno, nei confronti “dell’amico Ismaele La Vardera” e una risposta all’esterno, a colui che avrebbe potuto essere (e forse a questo punto non lo sarà mai) alleato politico: Nuccio Di Paola. Dopo il clamore suscitato dalle dichiarazioni rilasciate all’assemblea messinese di Sud chiama Nord, Cateno De Luca regola i conti rimasti aperti, evidentemente, da tanto tempo.

La diretta Facebook da Fiumedinisi

Dalle montagne che sovrastano la sua Fiumedinisi, De Luca, in versione bucolica, torna prima di tutto sulla reazione di La Vardera all’apertura del dialogo “con un centrodestra rinnovato” ipotizzata dal sindaco di Taormina. “C’è chi, dopo l’elezione, si ubriaca e lascia il partito e chi invece ha un ego smisurato e fa scomparire il vessillo grazie al quale ha ottenuto l’elezione”, è il primo affondo.

De Luca e La Vardera, fine di un amore?

De Luca inizialmente non cita La Vardera ma il riferimento è chiaro dal momento che la ex Iena da tempo, nei suoi comunicati, si presenta come vice presidente della commissione Antimafia dell’Ars e non fa alcun riferimento alla sua appartenenza a ScN. Particolare che ha indetto tanti a pensare a un suo imminente passaggio al Movimento cinque stelle e che non è andato giù a De Luca.

Che i suoi rapporti con il fondatore di ScN non fossero più quelli di un tempo, del resto, lo si era intuito anche dalle foto del suo recente matrimonio. Nessuno scatto social di De Luca con gli sposi e nella foto di gruppo il leader ScN appare defilato e mai al centro della scena.

De Luca: “Da La Vardera reazione scomposta”

“La reazione di La Vardera è stata scomposta – dice -, si è fatto prendere dalla sindrome dell’ansia da prestazione. Non avrà neanche seguito il mio intervento e ha sparato…“. E riferendosi al comunicato diramato dalla ex Iena che lui stesso ha contribuito a portare tra i banchi dell’Ars, De Luca aggiunge: “Mi auguro che abbia rivisto tutto il mio intervento. Siamo rimasti tutti basiti dalle sue parole”.

La controreplica di De Luca si fa incisiva quando ricorda a La Vardera: “Se qualcuno vuole coltivare la propria immagine e basta, si faccia un partito per i ‘cazzi’ suoi. Poi invita il giovane deputato di ScN a “resettare” la vicenda, anche perché sulle alleanze “decideranno gli iscritti a dicembre 2025, né io – aggiunge – né tu”.

“La Vardera si occupi del partito”

Dopo avere ricordato a La Vardera che Sud chiama Nord lo ha “sostenuto, politicamente ed economicamente” per l’elezione all’Ars, il sindaco di Taormina conclude: “Nulla di personale, lo invito a occuparsi del partito e a sviluppare la sua comunicazione con il simbolo di ScN. È una questione di lealtà e rispetto nei confronti della famiglia politica nella quale si è stati eletti”.

Cateno De Luca contro Nuccio Di Paola

Ma nella sua diretta Facebook De Luca decide di togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del coordinatore M5s in Sicilia Di Paola. “Non andiamo dietro alle sue ‘minchiate’…, come quando in Aula, parlando del gruppo Sud chiama Nord, ha detto ‘quel che rimane di ScN'”.

Un’uscita, quella del grillino, che in tanti notarono nel corso del dibattito sul ddl Enti locali. “Una battuta infelice – rimarca De Luca che non ha digerito quelle parole -. Ma voi – rivolgendosi al leader dei pentastellati siciliani – senza Grillo né Conte ‘non siete un cazzo’. Di Paola dice che gli ho lasciato la leadership del centrosinistra? La leadership del nulla… se la tenga”.

“Basta parole, voglio amministrare”

L’accusa che il sindaco di Taormina lancia a coloro che finora sono stati suoi alleati a Sala d’Ercole è chiara: “Il vostro interesse è continuare a prendere soldi senza incidere, io invece voglio governare la Sicilia e sono pronto – ribadisce – anche a fare un passo indietro dialogando anche con un centrodestra diverso da quello attuale”.

Sud chiama Nord, del resto, “è un movimento post-ideologico” e “a noi – continua – non interessano le baruffe tra destra e sinistra”. La porticina per il centrosinistra, tuttavia, è ancora aperta: “Ci facciano sapere che percorso immaginano ma quella strada – sottolinea – non può che passare dalle primarie che chiamano in causa i siciliani”.

De Luca: “Mai più da solo”

Di una cosa Cateno De Luca è certo: “Non sono più disponibile ad andare da solo. A tanti conviene perché vogliono continuare a fare i parolai ben pagati, io voglio amministrare e cambiare le cose”. E infine ribadisce i concetti espressi nell’assemblea di Messina: “Sono pronto a fare un passo indietro e a diventare il numero 2 sia nel centrodestra che nel centrosinistra”. La porticina con Pd e M5s, quindi, è ancora aperta.


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