PALERMO – Le paure sul futuro del settore ambiente e le grandi carenze del sistema dei trasporti da un lato, le ambizioni e le innovazioni della Fit Cisl per dotare la Sicilia di un nuovo e adeguato piano infrastrutturale dall’altro. Sono questi i temi su cui si è incentrato il dibattito, che ha preso il via dall’hotel Idea in viale Regione Siciliana, a Palermo. “Trasporti e ambiente, un progetto per la Sicilia”, è questo il titolo del decimo congresso regionale della federazione trasporti della Cisl. “Questo congresso racchiude in sè tutto il lavoro che abbiamo svolto, un lavoro frutto di partecipazione e coinvolgimento, non potevamo non scegliere un titolo che coniugato allo slogan nazionale ci proietta al futuro, affrontando i prossimi anni con fiducia e ottimismo – ha esordito così il segretario generale di Fit Cisl Sicilia, Amedeo Benigno – Bisogna puntare soprattutto sui giovani, non c’è futuro senza di loro”.
Tanti i temi trattati nel corso del convegno e numerose le iniziative proposte dal sindacato: dalla firma di un protocollo fra Regione-Anas-Ferrovia che istituisca la nascita di un’agenzia di programmazione che sviluppi un programma decennale sugli investimenti al potenziamento del traghettamento dello Stretto, dallo stop ai tagli dei 110 treni previsti dal 10 marzo ad una riprogrammazione del trasporto ferroviario in tutte le città dell’isola. “Abbiamo delle grandi proposte che possono mettere a punto un piano infrastrutturale, al momento, carente ma che riguardano anche la politica dell’ambiente e dei rifiuti – ha continuato Benigno – proponiamo urgentemente la firma del contratto di servizio e la costituzione di società consortile provinciali. Chiediamo, inoltre, che dal primo settembre si metta in atto il controllo satellitare delle autolinee, naturalmente per tutti, e ancora l’istituzione di uno studio e un inventario di tutte le tratte percorse in Sicilia, evitando duplicati”.
Per quanto concerne il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia, il segretario della Fit Cisl parla di un quadro desolante: “Non solo il ciclo integrato è rimasto una chimera ma, in quasi quattordici anni di commissariamento della Regione, sono emersi soprattutto caos normativi, spreco di denaro pubblico, inefficienza dei servizi e mortificazione dei lavoratori del settore”.
A prendere parte alla manifestazione, anche il segretario nazionale Fit Cisl, Giovanni Luciano. “Chiediamo al governo di accorciare l’Italia. Negli ultimi quindici anni sotto tutti i punti di vista, sia ferroviario che di aviazione civile che di logistica, purtroppo l’Italia si è allungata – ha affermato Luciano – Basti pensare solo all’alta velocità che da Napoli devia su Bari, io ritengo che sia una cosa delittuosa per tutto il meridione, Sicilia in testa”.