PALERMO – Il deputato di Italia Viva, Davide Faraone, torna a far sentire la sua voce attaccando, in conferenza stampa, il provvedimento della Regione Siciliana contro il caro voli.
“Si è solo annunciato il raddoppio del regalo che la Regione fa alle compagnie aeree attraverso pseudo-sconti ai cittadini che invece vengono lasciati letteralmente a piedi”, ha detto Faraone.
“Procedura farraginosa”
“Il presidente Schifani ha infatti deciso di impegnare 17,2 milioni di euro per assicurare uno sconto del 50% sui biglietti, raddoppiando lo sconto già previsto del 25%. Ma in realtà, come abbiamo potuto evincere da un nostro studio, già adesso per ottenere lo sconto del 25% bisogna seguire una procedura estremamente farraginosa”.
“La Regione afferma che alcune compagnie (Ita e Aeritalia) applicano lo sconto direttamente sul portale, ma non è così. Basta guardare alcuni esempi tratti dal portale ITA Airways analizzato in data 21 novembre 2024”.
La misura
La misura contro il caro voli è finanziata con 33 milioni di euro di fondi regionali e, al momento, riguarda i voli tra la Sicilia e il resto d’Italia effettuati fino al 31 dicembre 2024.
La Sicilia è infatti una delle regioni più colpite dal rincaro, soprattutto in prossimità del periodo natalizio quando i prezzi dei biglietti schizzano a cifre da tratte intercontinentali.
“Sconto assorbito dall’aumento dei biglietti”
“Le compagnie hanno innescato ulteriori aumenti dei prezzi dei biglietti. Il loro costo supera il valore dello sconto finendo quindi totalmente assorbito – ha continuato il renziano -. Quindi, non solo le compagnie aeree intascano ciò che i cittadini pagano dai loro conti corrente, ma intascano anche quello che i cittadini versano attraverso le tasse con i contributi che la Regione versa alle compagnie stesse attraverso gli pseudo-sconti”.
“Nulla lascia pensare che quando, e se, lo sconto verrà portato al 50% la situazione cambierà – ha aggiunto -. Tra l’altro, alla data di oggi, con le festività natalizie alle porte dei nuovi sconti e di eventuali modifiche alla cervellotica procedura non si vede nemmeno l’ombra”.
“In ogni caso, siamo al 22 novembre, abbiamo verificato che nei voli in prossimità delle vacanze natalizie i posti sono ormai quasi esauriti, qualora fosse introdotto adesso lo sconto del 50% non ne trarrebbe beneficio quasi nessuno”, ha concluso il deputato.
La proposta di Italia Viva
“Le stesse somme che la Regione Sicilia sta impegnando per l’estemporaneo provvedimento – spiega Fabrizio Micari, ex rettore dell’Università di Palermo – dovrebbero invece costituire la copertura economica per lanciare una gara pubblica internazionale mirata alla selezione di un numero adeguato di compagnie aeree che si impegnino ad assicurare tutto l’anno un numero di voli sulle principali tratte, attraverso l’incremento della frequenza in coincidenza con le principali festività, ma anche con i periodi di maggiore impatto turistico e, soprattutto, fissando un tetto massimo al costo dei biglietti”.
“Sono necessari interventi economici di tipo strutturale sul trasporto aereo per assicurare la continuità territoriale e quindi garantire il diritto alla mobilità ai siciliani in modo continuativo durante l’anno e non solo con interventi spot nati sulla necessità di rispondere ad ‘un’emergenza natalizia’ che finisce solo per far trovare sotto l’albero un bel regalo di Natale per le compagnie aeree”, ha concluso l’ex rettore.
La risposta dell’assessore Aricò
Arriva la replica dal governo regionale. “L’onorevole Faraone dovrebbe rivedere i rudimenti di ingegneria gestionale prima di fare dichiarazioni tanto sgangherate quanto fuorvianti. Le norme sulla continuità territoriale, infatti, prevedono l’affidamento in esclusiva delle singole tratte a un solo vettore, cosa impensabile per una regione come la Sicilia con quasi 5 milioni di abitanti, oltre ai milioni di turisti e visitatori che la frequentano. La presenza di un unico vettore annullerebbe la concorrenza e ridurrebbe notevolmente il numero dei voli sulla singola tratta”. Lo dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.
“Con il provvedimento del bonus “caro voli” – aggiunge – sono stati rimborsati oltre 500 mila siciliani e lo stesso ha ricevuto l’approvazione dei gruppi parlamentari regionali anche nel corso delle sedute d’Aula sulle recenti variazioni di bilancio dove è stato approvato un ulteriore stanziamento di 17 milioni di euro per favorire il ritorno dei siciliani in vista delle imminenti festività natalizie”.
“Bisogna, inoltre, dire – sottolinea Aricò – che il prezzo fisso dei biglietti aerei della Sardegna, dove è in vigore la continuità territoriale, varia da 149 a 169 euro anche in bassa stagione. In Sicilia, invece, il prezzo medio nella bassa stagione è notevolmente inferiore. Lo sconto praticato ai siciliani non soltanto ha consentito l’aumento del traffico aereo nel 2024, ma anche la diminuzione dei prezzi dei biglietti, circostanza certificata dalle compagnie aeree”.
“È giusto precisare, infine, che le compagnie Ita e Aeroitalia applicano lo sconto direttamente all’emissione dei biglietti, in forza di una convenzione diretta con l’assessorato regionale delle Infrastrutture, mentre tutti gli altri viaggiatori possono richiedere il rimborso attraverso la piattaforma dedicata “Siciliapei” che, dopo il primo momento di collaudo, adesso – conclude – opera in maniera efficace e tempestiva garantendo i rimborsi nei tempi previsti. Attualmente, sono in elaborazione i pagamenti delle richieste immesse a novembre”.