PALERMO – “Con il nuovo tariffario sulle prestazioni degli ambulatori privati il governo ha messo una tassa non dichiarata che penalizza sia le strutture accreditate che i cittadini”.
Lo ha detto Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera, nel corso del question time al ministro della Salute, a cui ha risposto il ministro dei Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
“Quello che si sta verificando – aggiunge – è incredibile: mi sono arrivate segnalazioni di cittadini che, dopo l’aggiornamento dei tariffari, sono stati costretti a pagare prestazioni che prima dell’intervento del governo Meloni erano gratuite. Il ministro Ciriani dice che sono stati messi 500 milioni di euro in più”.
“Non si capisce allora – continua – perché tutti i laboratori d’analisi e le strutture accreditate abbiano dovuto fare ricorso al Tar. L’aggiornamento del tariffario arriva dopo 26 anni. Eppure, il governo, invece che tenere conto dei costi aumentati dall’inflazione, ha previsto un ribasso dei rimborsi. Il risultato è che le regioni che hanno disponibilità economica possono incrementare le risorse”.
“Quelle in piano di rientro, invece, vengono abbandonate a loro stesse. In altre parole, l’autonomia differenziata è già operativa. Al Nord ci si cura, mentre al Sud la sanità va allo sfacelo. E Schillaci non ha nemmeno il coraggio di metterci la faccia”, conclude.