RAFFADALI (AGRIGENTO) – Percorsi educativi e formativi in contesti produttivi compatibili con le loro potenzialità. Il progetto, denominato “Gocce di Miele”, è destinato a cinque disabili intellettivi e relazionali, sufficientemente autonomi, a rischio emarginazione. L’iniziativa è promossa dal Comune di Raffadali. “L’obiettivo – spiega il sindaco Giacomo Di Benedetto – è consentire a queste persone, non collocabili in ambiti lavorativi, un adeguato inserimento a finalità socializzante che crei occasione di gratificazione personale e il mantenimento del benessere psico–fisico. Ma non solo. Vogliano, attraverso questo percorso, favorire nel soggetto diversamente abile l’acquisizione di un ruolo sociale attivo e fornire occasioni per l’acquisizione di competenze sociali e abilità operative, nonché migliorare la vita delle famiglie degli utenti coinvolti e promuovere l’integrazione di servizi territoriali pubblici e privati”.
I cinque destinatari del progetto dovranno essere residenti nel Comune di Raffadali, avere un’età tra i 18 e i 45 anni e con una percentuale di invalidità compresa tra il 74% e il 100%. Un’altra condizione è rappresentata dal fatto che non dovranno essere iscritti nelle liste speciali di collocamento. I moduli, per le istanze dei soggetti interessati e la disponibilità ad accogliere da parte delle ditte, possono essere scaricati dal sito web del Comune o ritirati presso l’ufficio di Servizio Sociale, in via Nazionale. Le istanze, debitamente compilate, firmate e corredate di quanto richiesto vanno inoltrate al sindaco per il tramite dell’Ufficio Protocollo del Comune, entro e non oltre il prossimo 7 giugno. “E’ destinata sul bilancio comunale – precisa il sindaco – una somma per l’inserimento socializzante dei beneficiari da remunerare con un compenso forfettario (borsa motivazionale) di 100 euro mensili da liquidare trimestralmente. La durata complessiva dell’ intervento sarà di un anno, con una sospensione delle attività nei tre mesi estivi: luglio, agosto e settembre. La distribuzione delle ore sarà convenuta con le ditte ospitanti ma complessivamente le ore saranno 15 alla settimana. E’ bene precisare – aggiunge Giacomo Di Benedetto – che i partner del progetto, cioè le ditte, non assumeranno obblighi di ordine economico e giuridico, bensì daranno la disponibilità ad accogliere persone disabili. Assicureranno inoltre la presenza di un tutor presso il luogo di lavoro che guidi e sostenga il disabile”. Le ditte da coinvolgere saranno farmacie, ferramenta, macellerie, società cooperative, associazioni Onlus, vetrerie, supermercati, vivai, falegnamerie, attività commerciali ed artigiane in genere.